AGI - La settimana inizia sottotono per i mercati, in previsione dello stop anticipato per le festività del Thanksgiving di giovedì e per il Black Friday di venerdì, e in attesa dei Pmi di domani e dei verbali delle ultime riunioni della Fed e della Bce. I mercati asiatici sono deboli e così anche i future a Wall Street e in Europa e lo yuan arretra sul dollaro, mentre i contagi giornalieri salgono a livelli record in Cina e a Pechino si registra il primo morto per Covid da sei mesi a questa parte.
I timori per la pandemia in Cina fanno arretrare anche i prezzi del petrolio, con i future sul Wti che scendono sotto quota 80 dollari in Asia. "La prossima settimana i mercati americani lavoreranno a mezzo regime per le festività del Thanksgiving e del Black Friday - commenta Vincenzo Bova, senior strategist di Mps Capitalservices - per cui tutto si concentrerà nei primi tre giorni, che probabilmente saranno parecchio volatili. Poi le acque si calmeranno. L'importante sarà capire come andranno i Pmi di martedì e poi gli investitori si regoleranno di conseguenza per il resto della settimana. Prevedo un'ottava interlocutoria, coi mercati europei che sono già saliti tanto ultimamente e non cresceranno più di tanto e Wall Street che non ha la forza per farlo".
Questa settimana focus sui Pmi preliminari di novembre, con la pubblicazione di quelli dell'Eurozona, che dovrebbero restare in contrazione sia nel settore servizi, sia in quello manifatturiero, di quelli della Gran Bretagna, attesi in contrazione e di quelli Usa, con il settore servizi che dovrebbe restrare in contrazione, mentre il manifatturiero potrebbe attestarsi intorno ai 50 punti.
Tra gli altri dati macro in Germania l'indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche. Sul fronte banche centrali saranno pubblicati i verbali delle ultime riunioni di Fed (mercoledì) e Bce (giovedì), importanti per capire l'atteggiamento dei vari membri dei due istituti sulle future mosse, anche se dalle recenti dichiarazioni emerge come entrambi siano orientati a un rialzo di 50 punti base a dicembre.
In programma le riunioni mercoledì della banca centrale della Nuova Zelanda, che dovrebbe rialzare i tassi di 75 punti base e giovedì, di quelle svedese, sudcoreana e turca, con la prima che dovrebbe rialzare il costo del denaro di 75 punti base e la terza ribassarlo di 150 punti base.
Domani esce l'Economic Outlook dell'Ocse e giovedì ci sarà la riunione della commissione Energia dell'Ue, nella quale si discuterà delle proposte della Commissione europea sui meccanismi di stabilizzazione del mercato energetico europeo. Tutto ruoterà intorno a un possibile price cap sul gas, su cui ancora non c'è un'intesa.