AGI - Meta ha annunciato il taglio del 13% della sua forza lavoro, ovvero oltre 11.000 dipendenti. Si tratta di uno dei più grandi licenziamenti tecnologici di quest'anno, con la società che lotta contro l'impennata dei costi e la debolezza del mercato pubblicitario.
"Oggi condivido alcuni dei cambiamenti più difficili che abbiamo fatto nella storia di Meta", ha detto Mark Zuckerberg, in un messaggio ai dipendenti. "Ho deciso di ridurre le dimensioni del nostro team di circa il 13% e di separarmi da 11.000 dei nostri talentuosi dipendenti". "Voglio assumermi la responsabilità di queste decisioni e di come siamo arrivati a questo punto. So che è difficile per tutti e sono particolarmente dispiaciuto per le persone colpite", ha aggiunto Zuckerberg.
Meta, che alla fine di settembre contava circa 87.000 dipendenti in tutto il mondo, ha riportato una performance finanziaria deludente nel terzo trimestre, con un forte calo dei ricavi e degli utili e una stagnazione del numero di utenti. All'epoca Zuckerberg aveva annunciato che la forza lavoro del gruppo avrebbe potuto essere ridotta entro la fine del 2023.
I dipendenti licenziati negli Stati Uniti riceveranno 16 settimane di stipendio base e due settimane aggiuntive di stipendio per ogni anno di servizio. L'azienda coprira' la loro assicurazione sanitaria per sei mesi.
I licenziamenti di Meta seguono altri tagli già avvenuti nel settore tecnologico. La scorsa settimana due aziende della Silicon Valley, Stripe e Lyft, hanno annunciato licenziamenti su larga scala, mentre Amazon ha congelato le assunzioni.
Twitter, recentemente acquisita da Elon Musk, ha appena licenziato circa la metà dei suoi 7.500 dipendenti.
A Wall Street, dove l'annuncio di Meta era ampiamente atteso, il titolo della società è salito di poco più del 4% nelle contrattazioni pre-mercato.