AGI - Il gigante giapponese dei videogiochi Nintendo ha aumentato le sue previsioni di utili e ricavi netti per l'intero anno, scommettendo sullo yen debole e sui suoi nuovi prodotti, nonostante gli obiettivi di vendita delle console siano stati rivisti in calo.
Il gruppo prevede ora per l'esercizio 2022/23 (che si concluderà alla fine del prossimo marzo) un utile netto annuo di 400 miliardi di yen (2,7 miliardi di euro, -16% su un anno), contro i 340 miliardi di yen precedenti. Nel primo semestre ha visto il suo utile netto salire del 34%.
Le vendite del secondo semestre di Nintendo dovrebbero salire notevolmente dper il previsto rilascio la prossima settimana dei giochi Pokémon Scarlet e Violet. Queste nuove versioni del fortunato gioco, che si svolgerà per la prima volta in un mondo aperto (universo che i giocatori possono esplorare liberamente), sono molto attese.
La previsione dell'utile operativo di Nintendo è rimasta invariata a 500 miliardi di yen (3,4 miliardi di euro), il che significherebbe un calo del 15,7% in un anno.
Il gruppo segnala "un graduale miglioramento della fornitura di semiconduttori e altri componenti e una tendenza a riprendere la produzione" della sua console Switch, ma ha comunque ridotto le aspettative prevedendo di vendere 'solo' 19 milioni di unità nell'intero anno, rispetto ai 21 milioni venduti finora.
Da aprile a settembre le vendite di giochi sono aumentate dell'1,6% su base annua, mentre quelle delle console Switch sono scese del 19,2% "a causa di fattori come la carenza di semiconduttori", afferma nel comunicato sui conti l'azienda di Kyoto. Tuttavia, i risultati hanno beneficiato per tutto il periodo del crollo dello yen, che da inizio anno ha perso più del 20% del valore rispetto al dollaro, un movimento valutario che gonfia le vendite all'estero.
Nintendo ha visto il suo utile netto semestrale balzare del 34% a 230,5 miliardi di yen (1,6 miliardi di euro). L'utile operativo è rimasto stabile a 220,4 miliardi di yen (1,5 miliardi di euro) e le vendite sono aumentate del 5% a 657 miliardi di yen (4,5 miliardi di euro).