AGI - Crescono più delle previsioni gli utenti (gratuiti e a pagamento) di Spotify, ma la big dello streaming musicale ha riportato anche una perdita netta peggiore delle attese e un margine di profitto lordo non in linea con le aspettative (e la cosa non è piaciuta a Wall Street). Sono alcune delle evidenze emerse dalla trimestrale della compagnia di Daniel Ek.
Gli utenti attivi mensili totali sono cresciuti del 20% portandosi a 456 milioni, 6 milioni in più rispetto alle indicazioni precedenti di Spotify, con un'aggiunta netta di 23 milioni, che rappresenta la più grande crescita del terzo trimestre fino ad oggi. Gli abbonamenti Spotify Premium hanno raggiunto i 195 milioni, un guadagno di 7 milioni nel periodo (circa 1 milione in più del previsto) e un aumento del 13% anno su anno.
Nel dettaglio, a oggi Spotify conta su una base utenti di 273 milioni di utenti gratuiti e 195 milioni paganti. L’obiettivo della società è portare i premium a 202 milioni entro la fine dell’anno. Le entrate di Spotify per il terzo trimestre hanno raggiunto i 3 miliardi di euro, in aumento del 21% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso e coerenti con le stime degli analisti di 3 miliardi di euro (3 miliardi di dollari).
Ma la compagnia ha anche riportato un margine di profitto lordo del 24,7%, due punti in meno rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno e al di sotto delle precedenti indicazioni dell'azienda. Spotify ha anche registrato una perdita operativa trimestrale di 228 milioni di euro, superiore alle proiezioni degli analisti di 168,6 milioni di euro.
La notizia è rimbalzata a Wall Street, dove il titolo è crollato. La società ha attribuito la circostanza ad un "adeguamento sfavorevole alle stime del periodo precedente per le passività dei titolari dei diritti" e la scarsa crescita della pubblicità (alimentando le preoccupazioni per gli effetti dell'economia sulla pubblicità).
"Questo è un primo indicatore delle preoccupazioni che le aziende hanno riguardo all'economia - ha detto il ceo di Spotify Daniel Ek - non siamo preoccupati a lungo termine, ma ha sicuramente un impatto su di noi nel breve termine e ha contribuito al raggiungimento del margine lordo che abbiamo avuto anche in questo trimestre".
Più utenti, meno profitti. La musica diventa sempre più costosa. La debolezza del mercato della pubblicità. Per questo Spotify spinge su podcasting e audiolibri. A oggi ci sono 4,7 milioni di podcast disponibili sulla piattaforma, rispetto ai 4,4 milioni del trimestre precedente. E, nonostante il podcasting non sia ancora una settore redditizio, la società sostiene di aver registrato una crescita a due cifre dalle sue entrate.
Apple Music, intanto, ha aumentato i prezzi e il Ceo Daniel Ek ha dichiarato che Spotify lavorerà con le etichette sull'opportunità di seguire l'esempio. La scelta di Apple sembra aver aperto la porta a aumenti di prezzo su tutta la linea. Ek ha anche evitato una domanda su quando sarebbe arrivato il servizio dedicato alla musica in altissima qualità, che sarebbe disponibile a un prezzo maggiorato.