AGI - Wall Street chiude in netto rialzo poiché i dati economici deboli hanno lasciato intendere che la politica aggressiva della Fed stia cominciando a fare effetto.
Il calo dei rendimenti dei Treasury hanno rafforzato lo slancio del rally e spinto il denaro sull'azionario.
"C'è una discussione crescente sulla luce alla fine del tunnel per gli aumenti dei tassi della Fed", ha affermato Bill Merz, analista di Bank Wealth Management di Minneapolis.
Il Dow Jones è salito dell'1,07% a 31.836 punti, il Nasdaq del 2,25% a 11.199 punti, lo S&P 500 dell'1,63% a 3.859 punti.
A mercati chiusi sono stati diffuse le trimestrali di due colossi dell'high tech: Alphabet (Google) e Microsoft.
La prima società ha chiuso il trimestre con ricavi sotto le attese a 69,09 miliardi di dollari rispetto ai 65,12 miliardi di un anno prima. Gli analisti prevedevano in media un fatturato di 70,58 miliardi di dollari. Nell'afterhours sta perdendo il 5,39%.
Microsoft invece batte le stime degli analisti per i ricavi del trimestre. La società fondata da Bill Gates ha registrato un fatturato di 50,12 miliardi di dollari, rispetto ai 45,32 miliardi di dollari dell'anno precedente.
Gli analisti si aspettavano circa 49,61 miliardi di dollari. Nell'afterhours cede l'1,74% a causa del calo dell'utile netto a 17,56 miliardi di dollari dai 20,51 miliardi di un anno prima.
Come detto, l'azione della Fed sta iniziando a fare effetto sull'economia. L'indice S&P CoreLogic Case-Shiller dei prezzi delle case in 20 città negli Stati Uniti è sceso al 13,1% ad agosto, rispetto a un anno fa, ai minimi da febbraio 2021, e sotto le stime del mercato del 14,4%. Il dato segue il balzo del 16% (rivisto al ribasso) di luglio.
Calano ancora i prezzi delle case negli Stati Uniti ad agosto. L'indice Fhfa elaborato dalla Federal Housing Finance Agency, che misura i prezzi delle abitazioni statunitensi, ha registrato un ribasso mensile dello 0,7% a 392, dopo il -0,6% del mese precedente. È stata la prima volta da marzo 2011 che l'indice ha registrato due mesi consecutivi di calo.
Su base annua l'indice, calcolato sui prezzi dichiarati degli immobili all'accensione del mutuo presso Fannie Mae e Freddie Mac, è sceso all'11,9% dal 13,9% di luglio.
C'è poi l'arretramento della fiducia dei consumatori oltre il previsto a ottobre, dopo due mesi di miglioramento, tra il persistere di un'inflazione elevata e la prospettiva di una recessione nei prossimi mesi.
L'indice complessivo del Conference Board è sceso a 102,5 punti a ottobre da 107,8 punti di settembre. Il dato è peggiore delle attese, in quanto gli analisti si aspettavano una lettura di 105,5 punti.