AGI - I mercati sono più forti oggi, pur restando volatili, incerti e instabili, nella speranza che i tassi Usa possano diventare meno aggressivi a dicembre e nel 2023 e in attesa delle trimestrali delle big Usa del tech e della riunione della Bce di giovedì prossimo.
In Asia i listini sono positivi, meno Shanghai che arretra, mentre lo yuan offshore scende ai nuovi minimi a 7.356 dollari, dopo che la Pboc ha fissato la fascia di cambio onshore della valuta al livello più debole da 14 anni.
Il renminbi che già risentiva dell'allargamento del differenziale dei tassi di interesse con gli Usa ha perso ulteriore terreno questa settimana dopo che il 20esimo Congresso del Pc cinese ha consolidato il potere di Xi Jinping, la cui difesa della politica dello Zero Covd sta pesantemente frenando la crescita dell'economia della Cina.
La Borsa di Tokyo avanza intorno all'1%, quella di Hong Kong sotto l'1%, mentre ieri l'indice Golden Dragon del Nasdaq, che indica l'andamento delle azioni delle società cinesi quotate negli Usa, ha perso oltre il 14%, a causa delle pesanti perdite di Alibaba, Badu e della piattaforma di e-commerce Pinduoduo, dopo il terzo mandato ricevuto da Xi. Poco mossi i future a Wall Street, che ieri ha chiuso in rialzo, in attesa dei bilanci di Google e di Microsoft di oggi e di quelli di Apple e di Amazon di giovedì.
Inoltre il mercato resta ottimista sulla possibilità che la Fed possa rallentare il ritmo della stretta monetaria e in vista della riunione di novembre, alcuni banchieri Fed incominciano ad assumere toni meno da 'falco', prefigurando un altro aumento dei tassi di interesse, il quarto consecutivo, di 0,75 punti percentuali ma anche una discussione sulla possibilità di approvare aumenti più contenuti a partire da dicembre o dal 2023. "Avremo una discussione molto riflessiva sul ritmo di inasprimento al nostro prossimo incontro," ha detto il governatore della Fed, Christopher Waller.