AGI - Lunedì parte l'aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro del Monte dei Paschi di Siena, dopo una settimana caratterizzata da forti tensioni sul titolo, che a Piazza Affari è arrivato a perdere fino ad oltre il 40%.
L'operazione, che venerdì è stata autorizzata dalla Consob, terminerà il 31 ottobre. Per l'istituto finanziario più antico d'Italia, da anni in cerca di stabilità e rilancio, si tratta del settimo aumento di capitale negli ultimi 14 anni.
La raccolta che parte domani da 2,5 miliardi di euro vede 1,9 miliardi garantiti dal Tesoro (azionista al 64%) mentre i fondi restanti dovranno essere reperiti sul mercato. Le nuove azioni verranno emesse a 2 euro ciascuna, l'operazione sarà interamente garantita. In settimana sono state trovate le somme e garanzie necessarie a lanciare l'operazione che servirà in larga parte (più di un terzo della somma totale) a finanziare una riorganizzazione aziendale che prevede il prepensionamento di 3.500 dipendenti.
Mps pagherà 125 milioni di euro in commissioni alle otto banche che fanno parte del consorzio di garanzia per l'aumento di capitale da e ad Algebris, che a sua volta parteciperà all'operazione. La cifra è contenuta nel prospetto dell'operazione.
"L'aumento in parola presenta caratteristiche di forte diluizione. Tale circostanza determina il rischio che durante il periodo di offerta in opzione delle nuove azioni si verifichi una forte volatilita' del prezzo delle azioni dell'emittente, inclusa una sopravvalutazione del prezzo di mercato rispetto al suo valore teorico", avverte il presidente della Consob, Paolo Savona.
Le banche del consorzio di garanzia sono guidate da coordinatori globali Bank of America, Citigroup, Credit Suisse e Mediobanca, con Banco Santander, Barclays, Societé Generale e Stifel Europe come bookrunner. Il loro impegno e' di 807 milioni di euro, a cui si sommano 50 milioni da parte di Algebris.