AGI - Carlo Bonomi invita la maggioranza uscita dalle elezioni a fare presto e bene nella composizione della squadra di governo, privilegiando per i ministeri persone competenti, perché l'emergenza del caro energia che colpisce cittadini ed imprese va affrontatata in tempi rapidissimi. Su caro bollette, certezza delle forniture energetiche e inflazione, gli imprenditori chiedono alla politica risposte chiare e rapide.
Il presidente di Confindustia, intervistato ad In Mezz'ora su Rai 3, nella sua analisi parte da un dato allarmante: "L'emergenza energetica quest'anno comporterà una stangata da 110 miliardi". Per questo il nuovo esecutivo, dialogando con parti sociali e sindacati, è chiamato a suo dire a "salvare l'industria, perché senza non c'è Italia".
Dopo l'elezione dei presidenti di Camera e Senato nel centrodestra sono emersi dissapori, legati ai nuovi rapporti di forza tra i partiti. Bonomi si tiene fuori dalla mischia delle polemiche politiche ma puntualizza: "Sto cercando di sottolineare l'emergenza che il Paese deve affrontare, quella dell'energia. Capisco i riti della politica ma noi abbiamo la necessita' di avere un governo autorevole e competente al più presto".
Poi ricorda: "Confindustria è apartitica e autonoma, conosciamo le schermaglie che avvengono in Parlamento, l'importante è che non incidano sulle azioni del governo. Il nostro non è solo un fate presto ma un fate bene".
Bonomi sprona la nuova maggioranza parlamentare a guardare alle priorità: "È legittimo che chi ha vinto le elezioni cerchi di realizzare quanto promesso agli elettori pero' oggi abbiamo una urgenza, quella energetica, tutte le risorse le dobbiamo concentrare li'. Poi ci sara' tempo e modo per affrontare i temi della flat tax o delle pensioni".
Quanto alla composizione dell'esecutivo la richiesta degli industriali è di poter interloquire con esponenti preparati ed esperti, che siano da subito in grado di affrontare i dossier dei loro dicasteri.
"Attenderemo la composizione del nuovo governo, speriamo che avvenga nel piu' breve tempo possibile - spiega Bonomi - abbiamo chiesto che si faccia il piu' presto possibile e che ci siano persone che conoscano la macchina pubblica. Un esecutivo che sia immediatamente operativo, non abbiamo tempo".
Il presidente di Confindustria non si sbilancia su chi siederà sulla scrivania del Mef: "Non faccio temi di politici o tecnici, chiedo persone competenti. Penso che a guidare dovrebbe essere il principio della competenza, possono esserlo sia i politici sia i tecnici".
Quanto alle voci che vedrebbero il ministro leghista Giancarlo Giorgetti tra i favoriti per il Tesoro, replica: "Ora è al Mise, ho un ottimo rapporto con lui, abbiamo fatto delle cose importanti insieme. Non sta a me decidere cosa fara', non sono ne' il presidente del Consiglio ne' il futuro premier".