AGI - I mercati rimbalzano dopo un 'settembre nero', sostenuti dalla speranza che il rallentamento dell'economia possa convincere le banche centrali, a partire dalla Fed, a raffreddare il ritmo della stretta monetaria avviata per frenare la corsa dell'inflazione.
In Asia Shanghai e Hong Kong sono chiuse per la festività della Golden Week, mentre Tokyo e Seul salgono di oltre due punti e mezzo percentuali, sulla scia di Wall Street che ha chiuso in rally, trainata dal forte calo dei rendimenti dei Treasury, con il tasso dei T-Bond giù di 15 punti base al 3,65%, in linea con il comparto obbligazionario internazionale che ha brindato alla decisione del nuovo governo britannico di ritirare il controverso piano di tagli fiscali del nuovo governo Truss.
In rialzo quasi dell'1% anche i future a Wall Street e di oltre l'1% quelli in Europa, dopo che ieri i listini di New Yok hanno tutti chiuso con rialzi nettamente sopra il 2%. A scaldare i motori di Wall Street ci hanno pensato i prezzi dell'energia, che si sono messi a correre, con il greggio americano in rialzo di oltre il 5% a 83,63 dollari a barile, in attesa del vertice Opec+ di domani che potrebbe decidere una riduzione della produzione di oltre un milione di barili per sostenere i prezzi di fronte al rallentamento della domanda. Si tratterebbe del taglio piu' ampio dal 2020, quando il mondo era in piena pandemia di Covid. Oggi in Asia il prezzo del petrolio si è stabilizzato.