AGI - Il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti (DOE) ha annunciato al Global Clean Energy Action Forum di Pittsburgh che stanzierà 50 milioni di dollari per sostenere le aziende che sviluppano progetti dedicati alla fusione nucleare. Obiettivo dell’iniziativa è favorire accordi tra soggetti privati e laboratori nazionali, università e altri enti non a scopo di lucro per la progettazione di un impianto pilota di fusione che aiuterà a portare la fusione stessa verso livelli di fattibilità tecnica e commerciale.
"La fusione è una fonte on-demand, sicura e abbondante di energia senza emissioni di carbonio, in grado di trasformare il modo in cui generiamo e utilizziamo l'energia" ha dichiarato David Turk, vice segretario del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti, che ha annunciato il lancio dell’iniziativa.
"Oggi ci sono quasi 5 miliardi di dollari di capitale privato investiti in società di fusione prevalentemente con sede negli Stati Uniti. Questa amministrazione è desiderosa di collaborare con queste aziende e lavorare insieme per accelerare il progresso verso un futuro alimentato dalla fusione, che offre abbondanza di energia e sicurezza energetica in tutto il mondo".
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— Global Clean Energy Action Forum (@GCEAF_USA) September 26, 2022
Il governo degli Stati Uniti investe fondi federali nella ricerca sulla fusione dagli anni Cinquanta, a oggi circa 700 milioni di dollari all’anno. Si è trattato però di fondi che sono andati principalmente a laboratori e università nazionali e al principale progetto di ricerca internazionale in Francia, ITER. I 50 milioni di dollari annunciati a Pittsburgh sono il primo investimento del governo degli Stati Uniti in società di energia da fusione che appartengono invece al settore privato. I 50 milioni di dollari aiuteranno le aziende a preparare progetti dettagliati, ma non sono un finanziamento sufficiente per costruire costose centrali elettriche a fusione. Aiuterà però a rafforzare e a dare credibilità alle società di fusione statunitensi.
Secondo i dati più recenti della Fusion Industry Association, il settore della fusione nucleare ha attratto 4,8 miliardi di dollari in capitale di rischio e altri finanziamenti nel 2022, con un aumento del 139% rispetto al 2021. Fra le operazioni più rilevanti, alla fine del 2021 Commonwealth Fusion Systems, spin-off del Massachusetts Institute of Technology, ha raccolto 1,8 miliardi di finanziamenti in un round guidato da Tiger Global Management (tra gli investitori anche Bill Gates, John Doerr, Time Ventures, co-CEO di Salesforce, Marc Benioff, e Google). Un’altra società di fusione privata, Helion, a fine 2021 ha chiuso un aumento di capitale da 500 milioni di dollari.