AGI - I mercati sembrano aver imboccato una fase rialzista, seppure in uno scenario piuttosto altalenante, in attesa dei dati odierni sulle minute della Federal Reserve e sulle vendite al dettaglio Usa.
In Asia i listini avanzano e i future a Wall Street sono piatti e in Europa salgono, dopo che ieri l'azionario ha chiuso positivo, nonostante le incertezze sul mercato immobiliare americano e sul fronte energetico europeo.
La paura della recessione
Più incerto l'obbligazionario e sempre debole il prezzo del petrolio, per la paura della recessione. "Questa settimana - nota Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte - prevedo la continuazione di un clima positivo sulle Borse e negativo sui Treasury a 10 anni, che negli Usa stanno salendo verso il 3%. Per esempio noto che gli indicatori che misurano le posizioni degli operatori, per capire se sono corte o meno, indicano che ci sono ancora dei margini di recupero, per cui le Borse ancora per un po' potrebbero salire. Più in generale, in questa fase potrebbero impattare i posizionamenti di gestori che seguono strategie di risk parity che in estrema sintesi tendono a preferire asset con volatilità bassa e/o decrescente come nel caso dell'azionario, a fronte di vendite nell'obbligazionario, in particolare nel decennale".
In Asia, Tokyo avanza di oltre l'1%, anche Hong Kong , mentre Shanghai cresce. I rialzi, nota Imre Speizer, chief strategist di mercato a Westpac, appaiono in linea con le aspettative, ma sono "decisamente più aggressivi del previsto".
I verbali della Fed
I future a Wall Street sono piatti dopo una chiusura in ordine sparso. A pesare è l'attesa per i verbali della Fed di oggi, da cui gli investitori cercheranno di trarre indicazioni sul prossimo aumento dei tassi Usa, che non si sa se sarà dello 0,75%, come i precedenti due, oppure di mezzo punto percentuale.
Ieri il Dow Jones e l'S&P hanno chiuso in positivo e il Nasdaq ha ceduto lo 0,19%. Bicchiere mezzo pieno per il retail Usa, con i titoli di Walmart in evidenza a +5,11% e quelli di Home Depot a +4%. Più nel dettaglio Walmart, che tre settimane fa aveva lanciato un secondo profit warninig, ieri ha annunciato ricavi e utili sopra le attese nel secondo trimestre.
Anche Home Depot, la catena di negozi di prodotti per la casa più grande del mondo ha registrato un profitto di 5,05 dollari per azione, contro gli attesi 4,94 dollari. Contrastati invece i dati macro con l'avvio di nuovi cantieri negli Stati Uniti che è crollato del 9,6% mensile a luglio, il livello più basso da febbraio 2021, ben al di sotto delle aspettative del mercato.
Molto meglio il fronte della produzione industriale, che sempre a luglio è risalito più del previsto grazie al forte aumento della produzione di auto. Prosegue il selloff sui Treasury, col rendimento del 10 anni in rialzo al 2,8% e il 2 anni al 3,25%.
Cresce il prezzo del gas
Intanto crescono le tensioni sul fronte del gas, con il prezzo di quello europeo salito fino a 251 euro al metrowattora, sulla scia di Gazprom la quale ha avvertito che di qui all'inverno il prezzo potrebbe sfondare quota 300 euro.
Ciononostante i future sull'EuroStoxx si rafforzano e le Borse europee ieri hanno chiuso positive, nonostante lo scenario non sia per niente tranquillizzante, con i timori di recessione in crescita, la secca del Reno che rischia di mettere in ginocchio la locomotiva tedesca, Mosca che minaccia lo stop dei flussi del gas, e l'indice Zew, sulla fiducia degli investitori tedeschi che ieri ha messo in luce queste inquietudini molto più dell'azionario, scendendo a luglio ai minimi dall'ottobre 2008.
Nel frattempo lo spread Btp-Bund ha chiuso in rialzo a 216 punti, con un rendimento ben al di sopra del 3% e l'euro in recupero, pur restando sotto 1,02 dollari, mentre il biglietto verde è risalito sopra quota 133 yen.
In netto calo i prezzi del petrolio, che al Nymex hanno chiuso ai minimi da gennaio, per paura di un calo di un calo della domanda cinese e dei tagli alle forniture energetiche russe.
Tensioni in Asia
Oggi in Asia i future sul Wti e sul Brent risalgono leggermente, pur restando rispettivamente poco sopra 87 dollari e sopra quota 92 dollari. Resta incandescente il contesto geopolitico.
Ieri l'aeronautica militare statunitense ha condotto un test di lancio del Minuteman III, un missile balistico intercontinentale capace di trasportare ordigni nucleari e il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato al telefono col presidente ucraino Zelensky della situazione della centrale di Zaporizhzhya.
Macron ha chiesto il ritiro delle forze russe dall'impianto nucleare, mentre si discutono i "dettagli tecnici" di un'ispezione dell'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica. Domani si terrà a Leopoli un incontro trilaterale tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Zelensky e il segretario generale delle Nazioni Unite Antònio Guterres per discutere le misure diplomatiche per risolvere il conflitto in Ucraina.
E venerdì Guterres visiterà il porto ucraino di Odessa nel Mar Nero. Oggi escono i dati sul Pil dell'Eurozona nel secondo trimestre e sull'inflazione nel Regno Unito a luglio, mentre sul fronte monetario, domani si riunisce la banca centrale turca, che dovrebbe confermare i tassi al 14%, nonostante un'inflazione prossima all'80%.
Inoltre occorre tener presente che venerdì prossimo sarà una giornata di scadenze tecniche, pertanto anche a causa della bassa liquidità che solitamente nella settimana centrale di agosto è molto forte, si potrebbe assistere ad un aumento della volatilità sui mercati a causa degli aggiustamenti di portafoglio sugli strumenti derivati detenuti.