AGI - Vola la borsa di New York sui dati positivi dell'inflazione americana. Un ottimismo che ha contagiato tutte le principali piazze azionarie, comprese quelle europee, e che ha visto a Wall Street guadagni superiori al punto e mezzo percentuale in tutti i principali listini (Dow Jones +1,63%, S&P 500 +2,10%, Nasdaq +2,89%).
C’era grande attesa per i dati sui prezzi al consumo a stelle e strisce e il mercato ha reagito in maniera più che positiva. L'inflazione a luglio ha rallentato salendo dell'8,5% annuo ed è rimasta ferma su base mensile.
Si tratta del decremento congiunturale più marcato dal 2005 che ha confermato che i prezzi stanno crescendo meno del previsto. Una buona notizia che tratteggia uno scenario futuro più rassicurante con l’idea che la Fed potrebbe ammorbidire il suo atteggiamento nei prossimi mesi e decidere di limare eventuali nuovi aumenti dei tassi di interesse.
Se gli investitori erano finora convinti che a settembre il rialzo dei tassi potesse essere dell'ordine di 75 punti base, subito dopo la diffusione del dato, le scommesse si sono orientate per una mossa meno aggressiva, nell'ordine di 50 punti base. Sempre per effetto dei dati sull’inflazione scende il dollaro e si rafforza il petrolio, spinto anche dalle recenti stime che ipotizzano un aumento della domanda.
Sul fronte azionario i titoli del settore viaggi a Wall Street vengono spinti, oltre che dai dati sull’inflazione, anche dalla riduzione delle tariffe aeree americane che, dopo le ampie oscillazioni degli ultimi mesi.
I prezzi dei biglietti aerei sono calati del 7,8% mensile mentre l'indice S&P 1500 Airline sta registrando un vigoroso progresso del 3,5%. Tuttavia, il settore è alle prese con la crescente frustrazione dei viaggiatori per le crescenti cancellazioni di voli dovute alla carenza di personale.
Tanto che oggi è stata presentata alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti una proposta di legge che renderebbe illegale per i vettori commerciali offrire voli che sanno essere sotto organico. I dati sul traffico della Transportation Safety Administration (TSA) mostrano che il traffico di ieri è aumentato del 17,5% rispetto allo stesso giorno dell'anno scorso, ma è diminuito del 12,0% rispetto allo stesso giorno feriale del 2019, mesi prima che la parola "Covid" entrasse nel nostro lessico quotidiano.