AGI - Amazon riduce il rosso e chiude il secondo trimestre con una perdita netta di 2 miliardi di dollari, contro i 3,8 miliardi di rosso registrati nei primi tre mesi dell'anno. Il fatturato sale del 7% a 121,23 miliardi, oltre i 119,09 miliardi previsti dal mercato. Anche i 125-130 miliardi di incassi attesi dalla guidance per il terzo trimestre sono superiori alle stime degli analisti. Nel post market il titolo sale di oltre il 10%.
"Nonostante le continue pressioni inflazionistiche sui prezzi di carburante, energia e trasporto, stiamo facendo progressi sui costi più controllabili, in particolare migliorando la produttività della nostra rete", ha dichiarato il ceo Andy Jassy.
"Stiamo anche assistendo a un'accelerazione dei ricavi grazie al fatto che stiamo continuando a rendere Prime sempre più attraente per gli iscritti, sia investendo per ottenere una maggiore velocita' di spedizione, sia aggiungendo vantaggi unici come la consegna gratuita da Grubhub per un anno, l'accesso esclusivo alle partite del Thursday Night Football della Nfl a partire dal 15 settembre e il rilascio dell'attesissima serie 'Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere' il 2 settembre".
I conti di Apple
L'iPhone non passa di moda e, con le sue vendite superiori alle previsioni, aiuta i conti di Apple a battere le stime nel secondo trimestre dell'anno, nonostante il calo del 10,5% a 19,4 miliardi di dollari dell'utile netto. Il dato si traduce in 1,20 dollari per azione contro gli 1,16 dollari attesi dal mercato.
Anche il fatturato, che ha raggiunto quota 82,96 miliardi, si è attestato nella fascia alta della forchetta prevista dagli analisti. Sui circuiti elettronici il titolo della Mela sale di oltre il 3%.
Nel terzo trimestre fiscale, Apple ha venduto smartphone per un valore di 40,7 miliardi di dollari. Anche il settore dei servizi, che comprende App Store e iCloud, ha mantenuto una solida crescita (+12%). Le vendite di computer Mac sono invece diminuite del 10%, cosi' come in calo sono risultate quelle di iPad (-2%) e di oggetti e abbigliamento connessi (-8%).
Tuttavia, il tasso di incremento dei ricavi sta rallentando rispetto ai trimestri precedenti ed è al minimo dai tre mesi conclusi a settembre 2020. Ad aprile il gruppo aveva avvertito che le interruzioni causate dalla recrudescenza dei casi di coronavirus in Cina e dalla carenza di silicio necessario per la produzione di chip gli avrebbero sottratto 4-8 miliardi di dollari di entrate.
Questi risultati trimestrali "continuano a dimostrare la nostra capacità di gestire efficacemente la nostra attivita' nonostante un contesto operativo difficile", ha dichiarato il direttore finanziario Luca Maestri in un comunicato. A livello geografico, Apple ha registrato una crescita dei ricavi in Nord America e in Europa, ma una contrazione nella Grande Cina (che comprende Hong Kong e Taiwan) e in Giappone.
Nei nove mesi fiscali tra ottobre e giugno, il colosso tecnologico ha registrato un utile netto di 79,082 miliardi di dollari, in crescita del 6,7%. Il fatturato è invece salito a 304,182 miliardi di dollari dai 282,457 miliardi dell'anno precedente.