AGI - Il settore delle soluzioni digitali dedicate al mondo delle risorse umane (HR Tech) vale in tutto il mondo 53,1 miliardi di dollari nel 2021 (7 miliardi in Europa), con previsioni a 90 miliardi nel 2025 (tasso annuo di crescita del 11,6%). L’Italia ha una quota di mercato europea di circa il 10% (circa 700 milioni), con prospettive di crescita superiori alla media europea.
Tra il 2019 e il 2021 l’HR Tech internazionale è stato dominato dai paesi del Nord America (che hanno generato più di due terzi del valore totale). In ambito europeo, la classifica dei paesi a maggior penetrazione tecnologica in campo HR è guidata da Germania, Regno Unito e Francia (insieme al 54,8% del totale del mercato in Europa), mentre Italia e Spagna seguono con il 9,9% e il 6,9%. Le previsioni per il 2025 vedono però sia Italia che Spagna contribuire con percentuali in crescita al fatturato totale del settore europeo, con il 10,5% e il 7,9% e tasso annuo di crescita fino al 2025 al 12,3% per l’Italia e al 13,8% per la Spagna.
È quanto emerge da “Il mercato HR Tech & i nuovi trend del settore”, analisi che Growth Capital, advisor per aumenti di capitale e operazioni di finanza straordinaria per startup e PMI, ha realizzato in collaborazione con Cosmico, startup che ha sviluppato una piattaforma che mette in contatto i talenti del digitale con aziende, agenzie e società di consulenza.
Secondo lo studio, a spingere in avanti il settore dell’HR Tech è la ristrutturazione del mercato del lavoro successiva alla pandemia. Un nuovo approccio che si traduce con smart-working in crescita, worklife balance sempre più importante, una rinnovata attenzione alla qualità della propria professione e una nuova mentalità di approccio al digitale.
In particolare, il 57,1% del valore totale del settore nel 2021 è stato generato dalla gestione quotidiana e programmazione delle HR. Le previsioni parlano però di una crescita cumulativa, e diffusa, dell’intero comparto HR Tech per almeno i prossimi 4 anni, con tasso di crescita doppio sugli ultimi 3 anni (11,6% vs 5,8%).
Il segmento a maggior crescita percentuale è quello legato alle attività promosse per motivare il personale, coinvolgerlo nei valori aziendali e farlo sentire attore attivo nella vita societaria (anche Engagement and Connectivity), proiettato a rappresentare il 24,8% del mercato nel 2025 rispetto al 10,3% del 2019, superando il segmento ricerca, selezione e assunzione di nuovi dipendenti o collaboratori (Talent Acquisition), comparto secondo per valore di mercato nel 2019, a ulteriore riprova che per le aziende sarà necessario competere per trattenere i migliori talenti anche offrendo opportunità di tal tipo.
La formazione del personale, (learning and development, attività di career development e coaching) incrementerà il proprio valore a un ritmo dell’8,9% pur mantenendo un peso contenuto nel mondo dell’HR Tech (2,6% nel 2025).
Il comparto definizione, misurazione e valutazione della performance delle risorse umane nonché dei relativi piani di incentivazione e premi (Recognizing and Rewarding) crescerà a un ritmo del 2,1% annuo fino al 2025. Unico segmento a segnare un rallentamento sui valori precedenti è il Talent Acquisition, che cresce dell’1,5% e scende dal 26,4% del mercato al 15,7% (2025).
“Il cambiamento che ha investito il settore del lavoro e delle operazioni HR a partire dalla pandemia da Coronavirus - ha spiegato Lorenzo Triboli, Vice-President & CFO di Growth Capital - è di portata enorme. Non si parla solo di una riorganizzazione di forze, ma di un cambiamento di paradigma irreversibile, che ci fornisce l’opportunità di ripensare l’idea stessa di lavoro, formulandone una definizione maggiormente in linea con le nuove generazioni. La conseguenza è che a fianco di segmenti consolidati dell'HR Tech come quelli dei software al servizio delle divisioni HR delle grandi aziende, sempre più start-up offrono soluzioni innovative per consentire alle nuove generazioni di abbracciare un nuovo modo di vivere il mercato del lavoro”.
Secondo Francesco Marino, CEO di Cosmico, “La digital transformation e la competizione per la talent acquisition sono le due sfide-opportunità con le quali tutte le aziende si confrontano oggi. La necessità dopo il periodo Covid-19 è organizzarsi, trovare un nuovo modo di lavorare insieme. Elemento fondamentale di questa riorganizzazione sarà la riformulazione del ruolo dell’HR, da gestori di risorse umane intese come commodity, a quelli che mi piace chiamare ‘imprenditori del talento’: intendere cioè ogni professionista come un investimento selezionato con cura, abilitando, con i nuovi strumenti tecnologici a disposizione, la crescita di tale investimento. Cosmico nasce proprio per questo: sviluppare persone e felicità oltre che figure professionali. E partire dall’evidenza dei numeri, in questo percorso, è di primaria importanza”.