AGI - Wall Street chiude in rosso dopo una giornata di forti perdite. Gli investitori temono la recessione, a risentirne sono soprattutto i titoli tecnologici e quelli energetici. Al termine delle contrattazioni l'indice Dow Jones perde il 2,41% con 29.927,07 punti, lo S&P 500 chiude a -3,14% con 3.671,10 e il Nasdaq crolla a -4,08% con 10.646,10. In giornata l'indice dei titoli tecnologici ha toccato ribassi anche maggiori.
La guerra in Ucraina e la corsa dei prezzi delle materie prime, assieme ai nuovi focolai di Covid in Asia, continuano a influenzare negativamente i mercati. Il tonfo degli indici azionari statunitensi, con un ampio sell-off, materializza i timori crescenti di recessione da parte degli investitori.
Si teme che le mosse delle banche centrali di tutto il mondo per reprimere l'inflazione possano frenare la crescita. Ieri la mossa della Fed ha effettuato un aumento aggressivo dei tassi di 75 punti base. Mentre oggi sono arrivati i rialzi dei tassi di Svizzera e Gran Bretagna.
A lasciare sul campo le perdite maggiori i titoli tecnologici: Meta (Facebook) perde il 5,1%, Amazon il 3,7%, Apple il 3,9%, Netflix il 3,75%. Male anche Twitter, -1,6%, nel giorno del primo confronto on line tra Elon Musk, in trattativa per acquistare il social network, e i dipendenti. Il miliardario ha parlato della necessità di "razionalizzare l'organico" di Twitter e dell'obiettivo di arrivare ad un miliardo di utenti.
In caduta anche le azioni di Tesla. Il colosso delle auto elettriche segna -8,5%, condizionato dalla difficoltà di approvigionamento delle materie prime. Pesano anche i dati secondo cui Tesla ha ridotto del 14% gli annunci di lavoro da quando il Ceo ha avvertito di essere preoccupato per l'economia e di dover ridurre il personale. Segnano perdite a Wall street anche i colossi energetici: Chevron -5,3%, Exxon -3,6%, ConocoPhillips -6,3%.