AGI - Il tasso di disoccupazione in Germania è rimasto stabile ad aprile al 5%, secondo i dati destagionalizzati pubblicati dall'Agenzia per il lavoro, che vede però il mercato del lavoro "ostacolato" dalla guerra in Ucraina.
Il numero dei disoccupati nella più grande economia europea è diminuito di 13.000 in un mese, un calo leggermente inferiore a quello di marzo (-18.000), quando il tasso è sceso dal 5,1% al 5%.
"Continua con la primavera e la revoca delle restrizioni legate al Covid la ripresa del mercato del lavoro", spiega in un comunicato Detlef Scheele, direttore dell'Agenzia. "Ma la guerra in Ucraina frena lo sviluppo".
Nel dato grezzo, meno rappresentativo ma che spesso funge da riferimento nel dibattito pubblico, il calo è di poco più di 462 mila disoccupati in un anno, per un totale di 2,31 milioni di disoccupati, trend simile a quello di marzo. Anche il tasso non rettificato si attesta al 5%.
La domanda di lavoro "rimane a un livello elevato" ad aprile, con 852.000 posti vacanti segnalati, 223.000 in più rispetto a un anno fa.
Il lavoro a orario ridotto è leggermente diminuito mentre si oscurano le prospettive per l'economia tedesca dall'invasione russa dell'Ucraina, che ha fatto salire i prezzi alle stelle e aggravato la carenza di forniture.
Se il Paese è sfuggito alla recessione con un aumento del Prodotto interno lordo dello 0,2% nel primo trimestre, il governo ha recentemente abbassato le sue previsioni di crescita per il 2022. Berlino ora prevede un aumento del Pil del 2,2% quest'anno, contro il 3,6% stimato in precedenza.