AGI - Nel primo trimestre Tesla ha registrato un utile netto di 3,32 miliardi di dollari, o 2,86 dollari per azione, contro i 438 milioni di dollari, o 39 centesimi per azione, di un anno fa. Gli analisti si aspettavano un profitto di 2,26 dollari per azione. Oltre le attese anche le entrate cresciute a 18,76 miliardi di dollari da 10,39 miliardi di dollari di un anno fa: gli analisti avevano previsto 17,8 miliardi.
Le entrate sono salite dell'81%, con una rapida espansione della capacità di produzione di veicoli elettrici, nonostante i continui problemi alla catena di approvvigionamento. I profitti della società di Elon Musk sono cresciuti del 658% annuo.
I forti profitti seguono l'inaugurazione di due nuove fabbriche durante il trimestre in Germania e nello stato americano del Texas; questo sviluppo ha compensato la chiusura temporanea dello stabilimento cinese dovuta al Covid-19.
Tesla ha aumentato i prezzi in Cina, negli Stati Uniti e in altri paesi ed ha spiegato che le carenze di chip e le recenti epidemie di Covid-19 hanno pesato sulla catena di approvvigionamento e sulle attività, mentre i prezzi di alcune materie prime sono aumentati più volte negli ultimi mesi.
"L'impatto inflazionistico sulla nostra struttura dei costi ha contribuito agli aggiustamenti dei prezzi dei nostri prodotti, nonostante una continua attenzione alla riduzione dei nostri costi di produzione dove possibile", ha sottolineato in una nota.
Le fabbriche - ha spiegato la società - hanno funzionato al di sotto della capacità per diversi trimestri, poiché la catena di approvvigionamento è diventata il principale fattore limitante, e questo probabilmente continuerà per il resto del 2022. Quanto in particolare allo stabilimento di Shanghai Tesla ha detto che anche se la produzione limitata è recentemente ripartita, continuerà a monitorare la situazione da vicino.