AGi - Alphabet, la casa madre di Google, ha chiuso il 2021 con un utile netto di 76 miliardi di dollari, quasi il doppio di quello del 2020, dopo una stagione festiva particolarmente forte per il gigante della pubblicità online che ha superato di gran lunga le aspettative del mercato.
Nel solo IV trimestre, il fatturato del colosso Usa dei motori di ricerca ha raggiunto i 75,33 miliardi di dollari, di cui ha generato 20,64 miliardi di utile netto. Il titolo ha guadagnato quasi il 7% durante il trading elettronico dopo la chiusura di Wall Street.
"Le nostre entrate trimestrali, in aumento del 32% su base annua, riflettono una forte spesa pubblicitaria in tutti i format e una forte presenza di consumatori online, nonché una sostanziale crescita dei ricavi per Google Cloud", ha affermato Ruth Porat, chief financial officer di Alphabet.
Il leader mondiale della pubblicità online ha vacillato leggermente all'inizio della pandemia, quando alcuni inserzionisti, come i tour operator, hanno sospeso le loro campagne e promozioni. Ma il passaggio allo shopping online, dovuto alla pandemia, ha fatto schizzare gli utili di Google cosi' come di altre aziende tech, da Apple a Meta (Facebook) passando per Amazon e Microsoft.
Il telelavoro e lo shopping online, in particolare, consentono al motore di ricerca e a YouTube di attrarre sempre più marchi interessati al monitorare gusti e preferenze dei consumatori. Nel complesso, Google ha guadagnato oltre 61 miliardi di dollari di entrate pubblicitarie, principalmente dalla ricerca online e dalla piattaforma video.
"Durante i primi tre trimestri del 2021, Google ha ottenuto risultati pubblicitari migliori del previsto. (...). Questo ha trainato l'intero mercato e ci ha portato a rivedere al rialzo le nostre previsioni", ha sottolineato Paul Verna, analista di eMarketer.
L'azienda prevede che questa crescita continuerà nel 2022: la pubblicità digitale dovrebbe portare a Google oltre 171 miliardi di dollari quest'anno, ovvero il 30% della torta globale, appena davanti a Facebook (23,7% di quota di mercato). Questo duo leader e i suoi metodi di targeting pubblicitario sono stati oggetto per anni di indagini, reclami e multe. In Europa e negli Stati Uniti il ritmo delle cause ha accelerato, senza pero' rallentare la crescita della Silicon Valley.
"Il nostro profondo investimento nelle tecnologie di intelligenza artificiale continua a promuovere esperienze straordinarie e utili per le persone e le aziende, attraverso i nostri prodotti piu' importanti", ha sottolineato il ceo Sundar Pichai, citato nella nota dei conti del quarto trimestre che, ha spiegato, "ha visto una forte crescita della nostra attività pubblicitaria, che ha aiutato milioni di aziende a prosperare e trovare nuovi clienti, un record di vendite trimestrali per i nostri telefoni Pixel nonostante i vincoli di fornitura e la nostra attivita' nel cloud ha continuato a crescere fortemente".