AGI - Saranno tutte insieme d'ora in poi le principesse del mondo della fantasia: la Mattel, l'azienda californiana che ha conquistato il mondo delle bambole con Barbie e Ken, ha infatti firmato un accordo di licenza con la Disney per la commercializzazione di tutti i giocattoli derivati dal franchising di 'Principesse Disney' e 'La regina delle nevi'; e con l'accordo, di cui non è stato reso nota l'entità, ha anche recuperato la licenza dalla casa rivale, Hasbro. Mattel avrà i diritti di licenza globali per sviluppare le linee di bambole, bamboline, pupazzi.
Torna così a un vecchio amore: quando gli era sfuggita la licenza, nel 2016, lo schiaffo aveva precipitato l'azienda in una fase in cui al vertice, in pochi anni, si erano avvicendati ben quattro Ceo, in un momento già complicato dal buco da 440 milioni di dollari e dal fallimento del distributore di giocattoli Toys "R" Us. L'accordo è frutto del management guidato dall'amministratore delegato, Ynon Kreiz, arrivato nel 2018 e che è riuscito a tagliare costi, rilanciare brand cult come la Barbie e soprattutto ricucire i rapporti con gli studios di Hollywood. Il marchio ha guadagnato oltre il 7% in apertura degli scambi a New York.
La perdita della licenza Disney da parte della Mattel era stata una cesura pesante nella relazione tra uno dei più grandi produttori di giocattoli al mondo e la potente società di intrattenimento; una frattura che tra l'altro aveva messo fine a una relazione con l'impero di Paperino e Topolino che andava avanti dagli anni '50.
L'accordo, che è pluriennale, darà a Mattel i diritti per sviluppare e distribuire bambole e figurine ispirate ai personaggi Disney che dovrebbero essere sugli scaffali già dal 2023: la Bella e la Bestia, ma anche Aladino, Cenerentola, Mulan, Pocahontas, Biancaneve e i sette nani. Hasbro non ha commentato ma ha fatto sapere di aver recentemente rinnovato la licenza per Star Wars e che presto comincerà a realizzare anche i giocattoli di Indiana Jones (marchi entrambi proprietà della Lucasfilm, a sua volta sotto l'ombrello Disney).
Kreiz ora raccoglie i frutti del suo lavoro: in pochi anni, il manager israelo-statunitense (che arriva dal mondo della tv: Fox Kids Europe, Endemol) ha tagliato un terzo dei posti di lavoro e chiuso diverse fabbriche per arginare le perdite; ma ha anche aiutato a ricucire le relazioni con gli studios Hollywood.
Prodotti chiave come Barbie e le auto in miniature di Hot Wheels si sono ripresi, anche i giocattoli Fisher Price si sono stabilizzati. E le prospettive per Mattel sono ora rosee. Sebbene le vendite siano ancora al di sotto del picco di 6,5 miliardi di dollari del 2013, per il 2021 sono previste entrate per oltre 5,3 miliardi, in crescita di oltre il 15% rispetto al 2020. E le proiezioni di utile netto, 789 milioni, sono le piu' alte dal 2013.