AGI - La Federal Reserve, al termine della due giorni di riunione, ha lasciato i tassi invariati tra lo 0 e lo 0,25% e ritiene che con un'inflazione ben al di sopra del 2% e un mercato del lavoro forte, sarà appropriato aumentare i tassi d'interesse statunitense. È stato confermto il completamento del tapering nel prossimo mese di marzo.
Il percorso dell'economia, infatti, continua a dipendere dal corso del virus. Tuttavia, specifica la banca centrale statunitense, ci si aspetta che i progressi nelle vaccinazioni e l'allentamento dei vincoli per contrastare la diffusione del coronavirus, sosterranno la crescita economica e dell'occupazione, così come porteranno a una riduzione dell'inflazione, anche se i rischi per le prospettive economiche rimangono, compresi quelli derivanti da nuove varianti del virus.
Più in generale, prosegue la nota, gli dicatori economici e quelli relativi al mercato del lavoro, hanno continuato a rafforzarsi. I settori più colpiti dalla pandemia sono migliorati negli ultimi mesi, anche se poi sono stati colpiti dal recente forte aumento dei casi. Gli aumenti dei posti di lavoro sono stati robusti negli ultimi mesi e il tasso di disoccupazione è diminuito in modo sostanziale.
Gli squilibri della domanda e dell'offerta legati alla pandemia e alla riapertura dell'economia, hanno continuato a contribuire ad avere livelli elevati di inflazione, condlude la Fed secondo la quale le condizioni finanziarie complessive rimangono accomodanti, in parte riflettendo le misure politiche per sostenere l'economia e il flusso di credito concesso a famiglie e imprese statunitensi.
Wall Street conferma il rialzo in data 26 gennaio 2022 dopo l'ufficializzazione delle decisioni della Fed con il Dow Jones e il Nasdaq che, subito dopo una fiammata coincisa con la diffusione del comunicato della banca centrale statunitense, salgono rispettivamente dello 0,61% e del 2,01%. L'S&P 500 guadagna invece l'1,28%.