AGI - Il Pil italiano, dopo una crescita del 6,4% nel 2021, salirà del 4,4% quest'anno e del 2,2% il prossimo. La stima è di Goldman Sachs, secondo cui l'attività dell'Eurozona aumenterà rispettivamente del 5,3%, del 4,4% e del 2,5% nei tre anni considerati.
Guardando ai singoli Paesi, afferma l'analista Sven Jarl Stehn, "siamo relativamente prudenti sulla Germania per il 2022 (data l'importanza del rallentamento della crescita in Cina e dei colli di bottiglia industriali) ma sopra le attese di consenso per il 2023 (quando ci aspettiamo che la spesa per investimenti del nuovo governo sosterrà la crescita). Siamo più chiaramente oltre le stime per l'Italia e (specialmente) per la Spagna, dove vediamo ampio spazio per la crescita e un forte sostegno di bilancio grazie al Recovery Fund".
In generale, Goldman Sachs si attende che l'impatto della diffusione della variante Omicron del Covid sull'economia si rivelera' "più gestibile rispetto a quanto accaduto lo scorso inverno".
Il nuovo ceppo del coronavirus, osserva Stehn, "sembra meno grave delle precedenti varianti e in Europa c'è una maggiore tasso di immunizzazione, che ha aiutato a proteggere le strutture sanitarie. Ci aspettiamo che le nuove misure di contenimento rimangano mirate e a macchia di leopardo e non ci sia un ritorno a lockdown nazionali generalizzati".
Il rapporto scommette anche che la Bce non interverrà sui tassi, anche grazie a un progressivo rientro dell'inflazione sotto la soglia del 2% nel corso dell'anno. Un rialzo del costo del denaro nel 2022 è giudicato "altamente improbabile" e Goldman Sachs ritiene che il programma di acquisti dell'Eurotower andrà avanti sino alla fine del 2023, seguito da un ritocco del tasso sui depositi di 10 punti base nel terzo trimestre del 2024.