AGI - Provvedimenti in queste ore al vaglio del governo nazionale potrebbero rimettere in discussione il destino dei 1.322 lavoratori di Air Italy, licenziati all’inizio dell’anno.
Secondo quanto riferisce il segretario generale della Filt Cgil Sardegna, Arnaldo Boeddu, si profila un nuovo blocco dei licenziamenti, inclusi quelli per le aziende che hanno o stanno cessando l’attività: quest'eventualità consentirebbe a piloti, assistenti di volo e di terra della compagnia aerea di usufruire della Cigs per altri 12 mesi.
Lo spiraglio si è aperto stamane a Cagliari al termine di un incontro in videoconferenza sulla vertenza Air Italy tra i rappresentanti sindacali, e l’assessora regionale del Lavoro, Alessandra Zedda.
Alla riunione hanno partecipato anche i dirigenti e i funzionari dell’Aspal, l’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro, che hanno affiancato la Regione sui progetti approvati e finanziati dalla Ue per l’85% tramite il Feg, il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal mondo del lavoro.
“Entro la mattinata”, ha chiarito Boeddu, “verrà redatto un verbale sottoscritto da tutti, comprese le organizzazioni sindacali, che sarà poi trasmesso ai ministri competenti e alla Regione Lombardia, in modo che anche quest'ultima possa fare ciò che è stato fatto in Sardegna".
"Nella riunione di stamattina tutti abbiamo ribadito la necessità di scongiurare la Naspi, attivata con la disoccupazione e, quindi, di proseguire il lavoro per far ritirare alla società le lettere di licenziamento", ha precisato il segretario regionale della Filt Cgil." Questo, potrebbe essere agevolato da provvedimenti che, in queste ore, il Governo starebbe varando”.
Secondo il sindacalista, “qualora il Governo nazionale emanasse un Dl nei prossimi giorni, potremmo avere a disposizione una ‘Cassa Covid’ di 13 settimane prorogabili di ulteriori 13".
"Fermo restando che la Regione Sardegna sta facendo tutto il possibile per trovare una soluzione e dare una prospettiva, un’azione indispensabile”, ha prospettato Boeddu, “sarebbe quella di costituire un bacino unico dei lavoratori del trasporto aereo, poiché questo settore strategico che sta affrontando una crisi mai vista prima deve essere sostenuto e deve salvaguardare tutte le figure professionali”.