AGI - I gioielli tornano a brillare sotto l'albero di Natale. Secondo Federpreziosi/Confcommercio vi è una ripresa "più che soddisfacente". "Aspettative e pronostici appaiono del tutto rispettati sulla scia delle indicazioni di primi positivi segnali di ripresa che già facevano presagire un aumento del 5% rispetto allo scorso anno. Una conferma, dunque, che il comparto della gioielleria e oreficeria al dettaglio sta facendo registrare finalmente una rilevante crescita consentendo non solo il recupero delle pesanti perdite subite nel 2020 (oltre -30%), ma anche una crescita rispetto al 2019", commenta Steven Tranquilli, direttore Federpreziosi Confcommercio.
Il "vento in direzione stabile tendente al buono" già era emerso in occasione di VicenzaOro September 2021, l'importante manifestazione fieristica internazionale per il settore ritornata in presenza nell'autunno, dove si erano rilevati un soddisfacente volume di acquisti da parte dei gioiellieri.
"Malgrado l'incremento degli acquisti attraverso l'e-commerce - spiega Tranquilli - per quanto riguarda il prodotto prezioso, il punto di vendita fisico continua a tenere le posizioni non solo per la gioielleria ma anche per oreficeria e orologeria. Va detto che moltissime aziende hanno fatto tesoro dell'esperienza delle mutate tendenze del mercato e delle modalità di acquisto ed hanno saputo attivare nuove soluzioni di comunicazione e di vendita integrandole con quelle tradizionali: hanno compreso che la convivenza di diversi sistemi non solo è possibile ma producente e in grado di generare nuovo business."
"Se da un lato la situazione di instabilità ha generato una tendenza ad acquisti più cauti - continua il direttore dell'associazione dei gioiellieri di Confcommercio - dall'altra gioca a favore di quelli durevoli, meno 'volatii', anche nel campo del lusso. Il consumatore ha comunque dimostrato che non sono venuti meno, anche nella fascia giovane, l'interesse e la propensione per l'acquisto di preziosi: si è manifestata quasi una riscoperta dei loro valori intrinseci - per le caratteristiche stesse dei materiali - al di là di quelli estetici e affettivi".
"Peraltro, se si riscontra la tendenza alla minore propensione verso il gioiello per le occasioni importanti, dall'altro cresce quella per gli oggetti con maggiore portabilità e personalizzazione. Il consumatore - conclude - vuole l'oggetto da poter indossare in ogni momento della giornata e che al tempo stesso sia una espressione identificativa del suo modo di essere, della sua personalità."