AGI - La crescita economica, nonostante i rischi provenienti dal Covid, è ormai un dato di fatto, come dimostra la dinamica legata all’occupazione, però il rialzo dell’inflazione desta più di un allarme e allora la Fed cambia rotta (confermando le previsioni della vigilia).
La banca centrale statunitense ha infatti deciso di accelerare sulla strada della riduzione degli acquisti di asset, raddoppiandoli dai precedenti 15 miliardi di dollari al mese a 30 miliardi a partire dal prossimo gennaio.
Tassi invariati
Il tutto lasciando invariati i tassi d’interesse tra lo 0 e lo 0,25 per cento. Un livello, ha assicurato il governatore Jerome Powell, che “non sarà toccato fino a quando non termineremo il tapering”, anche se potrebbe esserci una revisione al rialzo (“siamo ben posizionati per farlo, se necessario”) anche “prima di raggiungere la massima occupazione”.
Lavoro e occupazione
Del resto, proprio i successi legati alle dinamiche del lavoro (“sono stati compiuti progressi verso la piena occupazione”), certificati dai dati di ottobre, hanno portato la Fed a decidere di “accelerare sul tapering”, che potrebbe “concludersi a marzo”, in quanto in fin dei conti la crescita economica in atto è tale “che non ha più bisogno di aiuti”, ha spiegato ancora il governatore durante la conferenza stampa al termine della riunione della Fed.
Revisione stime pil
Una riunione che ha portato in dote anche una revisione delle stime sull’incremento del Pil e della spirale inflazionistica negli Usa per l’anno in corso e nel breve e medio termine.
Ebbene, la Fed ha rivisto in lieve calo le stime di crescita portandole al 5,5% nel 2021, mentre le previsioni sono in rialzo per il prossimo anno (al 4%) e ridotte al 2,2% per l'anno successivo. In netto rialzo, invece, le previsioni per quanto riguarda l'inflazione: 5,3% a fine 2021, 2,6% nel 2022 e 2,3% nel 2023.
Per quanto riguarda invece i tassi d’interesse, dai dot plot (le intenzioni dei membri del Fomc) emerge che la Banca centrale statunitense ipotizza 3 rialzi nel prossimo anno e altrettanti nell’anno successivo.
Tapering
Tornando al tapering, a partire dal prossimo gennaio, si procederà ulteriormente a ridurre il ritmo mensile degli acquisti di titoli del Tesoro, portandoli ad almeno 40 miliardi di dollari al mese, mentre gli acquisti di titoli garantiti da ipoteche di agenzie saranno pari ad almeno 20 miliardi di dollari al mese (quindi un ulteriore raddoppio rispetto a quanto deciso in questa riunione).
Tuttavia, avverte la Fed, "siamo pronti ad aggiustare il ritmo degli acquisti in base ai cambiamenti nelle prospettive di crescita economica" e in base all’andamento dell’inflazione, il cui balzo non è stato provocato "dalla crescita dei salari", ha spiegato Powell.
Su tutto permane l’ombra del coronavirus e della nuova variante Omicron, da “cui continua a dipendere il percorso dell’economia” anche se “le persone, ondata dopo ondata, stanno ormai imparando a conviverci".