AGI - Cresce meno delle aspettative il Pil Usa nel III trimestre al 2,1%. Nella seconda lettura il dato è stato rivisto al rialzo rispetto al +2% indicato nella prima stima, tuttavia gli analisti si aspettavano un rialzo al 2,2% dopo il balzo a +6,7% registrato nel trimestre precedente.
L'aggiornamento riflette principalmente una riduzione delle scorte più moderata di quanto inizialmente stimato, che ha compensato un forte calo della spesa dei consumatori. Nonostante ciò l'economia statunitense ha dato e continua a dare segnali di ripresa.
Ne è un esempio l'altro dato macro di oggi: il numero di americani che ha richiesto un sussidio di disoccupazione la settimana scorsa è sceso ai minimi dal 1969. Non solo.
La spesa dei consumatori sembra aver ripreso velocità a ottobre, con le vendite al dettaglio in aumento il mese scorso, poiché gli americani hanno iniziato presto gli acquisti natalizi per evitare carenze e pagare ancora di più per merci scarse.
Inoltre, il deficit commerciale degli Stati Uniti a ottobre (parliamo della stima preliminare) è notevolmente diminuito rispetto al mese precedente, più delle attese degli economisti.
Secondo i dati - sempre di oggi - del dipartimento del Commercio, il deficit della bilancia commerciale è diminuito del 14,6% a 82,9 miliardi di dollari, contro i 94,6 miliardi attesi.
La stima preliminare tiene conto solo dei beni. Le esportazioni sono aumentate di 15,3 miliardi di dollari a 157,4 miliardi, mentre l'import è salito di 1,1 miliardo di dollari a 240,3 miliardi.
+2,1% Pil III trimestre, peggio delle attese
Il Prodotto interno lordo Usa è cresciuto nel terzo trimestre del 2021 al tasso annualizzato del 2,1% rispetto ai tre mesi precedenti, secondo la seconda lettura diffusa dal dipartimento del Commercio.
Nel secondo trimestre era stato registrato un balzo del 6,7% (dato rivisto e confermato); mentre nel primo si era toccato un +6,3%.
Le attese degli analisti erano per aumento del 2,2%. Le vendite sono rimaste stazionarie a -0,1%; registrando un crollo rispetto al +8,1% del secondo trimestre.
I prezzi sono cresciuti del 5,3%, come nella prima lettura, mentre il dato core Pce ha registrato un +4,5%, in linea con la prima stima.
Le spese dei consumatori sono cresciute dell'1,7%, in aumento rispetto all'1,6% della prima lettura e contro il +12% del trimestre precedente.
A pesare sull'economia Usa nel periodo luglio-settembre sono principlamente le strozzature nella catena di approvvigionamento, la carenza di manodopera e le incertezze legate all'andamento del Covid, che continua a mietere vittime con le varianti nonostate il ritmo serrato delle vaccinazioni.
Richieste sussidi disoccupazione ai minimi dal 1969
Il numero di americani che ha richiesto un sussidio di disoccupazione la settimana scorsa è sceso al minimo dal 1969.
Il dato, segnala il Dipartimento del Lavoro di Washington, ha registrato un calo di 71.000 unità a quota 199.000, come non accadeva dal novembre di 51 anni fa. Gli analisti si attendevano una riduzione a quota 260.000.
Le richieste sono in calo da ottobre, anche se il ritmo è rallentato nelle ultime settimane poiché le domande si avvicinano alla media pre-pandemia di circa 220.000.
Le domande di sussidi sono dunque diminuite dalla cifra record di 6,149 milioni toccata all'inizio di aprile 2020 e ora si trovano in una zona considerata coerente con un mercato del lavoro sano, sebbene la grave carenza di manodopera causata dalla pandemia stia ostacolando una crescita più rapida dell'occupazione.
Ordini beni durevoli -0,5% a ottobre, sotto le attese
Gli ordini di beni durevoli calano a sorpresa dello 0,5% a ottobre. Gli analisti si attendevano un incremento dello 0,2% dopo il -0,4% registrato a settembre.
Il dato core cresce dello 0,5%, in linea con le previsioni del mercato, in frenata dal +0,7% del mese precedente.
Gli ordini di beni durevoli esclusi quelli del comparto Difesa aumentano dello 0,8% dopo il -1,9% segnato a settembre.