AGI - Ennio Doris, scomparso mercoledì a 81 anni, era nato a Tombolo il 3 luglio del 1940. Per oltre quarant'anni è stato protagonista della grande finanza italiana nonché imprenditore, banchiere e fondatore di Banca Mediolanum, una delle più innovative realtà del panorama bancario nazionale presente anche in Spagna, Germania e Irlanda. Sposato dal 1966 con Lina Tombolato, lascia due figli - Massimo e Sara - e sette nipoti: Agnese, Alberto, Anna, Aqua, Davide, Luna Chiara e Sara Viola.
Da bambino Doris sognava di diventare mediatore di bestiame come il padre, ma all'età di 10 anni si ammala di nefrite e si concentra così sugli studi. Dopo il diploma in ragioneria presso la scuola superiore "Jacopo Riccati" (Treviso), inizia la carriera lavorativa presso la Banca Antoniana di Padova nella filiale di San Martino di Lupari (Padova) dove lavora dal 1960 al 1968, per diventare poi direttore generale delle officine meccaniche Talin di Cittadella (Padova) insieme all'industriale Dino Marchiorello, personaggio chiave nella vita di Ennio Doris.
Al suo fianco Doris intuisce che, per guidare la propria vita, deve scegliere di diventare imprenditore. Vede l'amico Gianfranco Cassol fare il promotore e così, nel 1969, inizia anch'egli l'attività nel campo della consulenza finanziaria presso Fideuram, occupandosi di gestione dei risparmi delle famiglie e, dal 1971 al 1981, in Dival (Gruppo Ras), dove, partito con un gruppetto di collaboratori, in pochi anni arriva a gestire oltre 700 professionisti.
Durante quei primi importanti anni di esperienza sono innumerevoli gli incontri con clienti che gli affidano il loro "denaro che viene dal sudore e dal sacrificio", ricordava lo stesso Doris. "Li'", raccontava, "ho capito quello che dovevo fare: aver successo non perché sono bravo a vendere qualcosa, ma perché sono utile alle persone. Per farlo, però, devo avere a disposizione tutti gli strumenti necessari, compresi quelli bancari".
Così, nel febbraio 1982, dopo l'incontro a Portofino con Silvio Berlusconi e con il supporto imprenditoriale e logistico del Gruppo Fininvest, Doris fonda Programma Italia, la prima rete di consulenti globali nel settore del risparmio, con un'idea tanto semplice quanto potente e innovativa: "diventare il punto di riferimento della famiglia italiana per il risparmio".
Inventa così un nuovo modo di fare banca, avvicinando la finanza alle persone e creando un modello industriale precursore dei tempi. Nei primi anni Novanta "importa" dal Regno Unito l'idea di una banca senza sportelli, quando Internet inizia a muovere i primi passi anche in Italia.
Nel 1995 nasce Mediolanum Spa, la holding a cui fanno capo tutte le società del conglomerato del Gruppo, e questa riorganizzazione permette la quotazione in Borsa nel 1996 e, nel 1998, l'ingresso nel listino Mib30. Nel 1997 Programma Italia si trasforma in Banca Mediolanum, la più innovativa banca telematica d'Italia, nata senza sportelli, la prima a dare il servizio di home banking con telefono e il teletext con il televisore di casa, fondendo così le potenzialità dell'approccio tecnologico con la professionalità del consulente finanziario. Nello stesso anno nasce in Irlanda Mediolanum International Funds Limited, società di Gestione del risparmio.
Nel 2000, Banca Mediolanum dà il via al processo di espansione all'estero approdando dapprima in Spagna per replicare il modello di successo italiano attraverso l'acquisizione del Gruppo Bancario Fibanc e proseguendo poi, l'anno successivo, con l'acquisto di Gamax Holding e di Bankhaus August Lenz & Co in Germania.
Sempre nel 2000, Doris ed Enrico Cuccia siglano un'alleanza che si concretizza in un accordo di joint venture e di scambio azionario fino al 2% tra Mediolanum e Mediobanca. Siamo ancora nel 2000 quando il fondatore di Banca Mediolanum traccia un cerchio sulle sabbie di un lago salato per spiegare il suo nuovo modello di banca: quella "costruita intorno a te". Profondo innovatore, Doris rompe gli schemi canonici anche della comunicazione e si mette in gioco in prima persona divenendo testimonial della campagna pubblicitaria della banca affinché i clienti conoscano e vedano il volto del banchiere cui affidano i loro risparmi.
Nel 2008 il testimone aziendale passa al figlio Massimo che da allora è alla guida di Banca Mediolanum come amministratore delegato. L'impegno a ricercare sempre soluzioni innovative in grado di favorire la crescita delle imprese e del Paese è stata una costante nel percorso di Doris. La sua idea di sradicare il sistema bancocentrico e di creare collegamenti diretti tra il risparmio privato e l'economia reale gli fa individuare nei Piani Individuali di Risparmio uno strumento prezioso, una rivoluzione su cui decide di scommettere con decisione ed energia nel 2017 facendosi apripista e portavoce verso l'intero sistema del risparmio gestito italiano. Con tenacia, continua a difendere la sua scelta sui Pir, chiedendo ancora nel 2021 la loro ripartenza, sempre con lo stesso importante obiettivo: "canalizzare l'enorme risparmio privato italiano verso l'economia reale".