AGI - Per decarbonizzare bisogna "usare ogni strumento, senza posizioni ideologiche". Lo ha detto l'ad di Eni Claudio Descalzi intervenendo all'Adipec. "Sta iniziando un nuovo sistema energetico e bisognerà utilizzare ogni soluzione per ridurre le emissioni, dai bio carburanti al bio jet fuel, dall'idrogeno blu a quello verde, al Ccs (cattura e stoccaggio del carbonio)", ha evidenziato.
Altra questione affrontata nel corso della tavola rotonda, l'equità della transizione energetica. "La transizione procede in maniera differente tra le varie aree del mondo", ha evidenziato Descalzi, "con differenti livelli di emissioni" tra i paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo. "Per questo è difficile trovare una visione comune. È difficile dire ai Paesi africani in cui milioni di persone non hanno accesso all'elettricita', di non usare il gas o gli idrocarburi" per crescere e svilupparsi.
"La leadership nella transizione consiste nel dare a questi Paesi le tecnologie e i finanziamenti per poter investire e co-investire. La leadership dei Paesi sviluppati consiste nel riconoscere i bisogni dei Paesi più poveri con un mix energetico differente". Essere leader, ha osservato l'ad di Eni, significa "capire i bisogni degli altri, bisogna essere interessati all'altro". In questo senso, "Europa, Stati Uniti, Cina e Russia devono muoversi velocemente e dare l'esempio".
Sui risultati della Cop26, Descalzi ha ricordato come "l'utilizzo del carbone" come fonte energetica "sia rimasto nell'agenda dell'India che ha deciso di diminuirne l'uso senza tuttavia eliminarlo dal proprio mix energetico". Riguardo al petrolio, invece, "attualmente la domanda è superiore all'offerta" ed è per questo che i prezzi salgono. Per far calare le quotazioni è necessario aumentare la produzione ma se la domanda continua a essere così forte sarà necessario "uno sforzo ulteriore". In questo senso, ha concluso, "ci sono aree del mondo che possono dare le risorse per fare abbassare i prezzi come Stati Uniti, Medio Oriente e Africa del Nord".