AGI - Non c'è la proroga del contratto degli oltre 2.600 navigator nella manovra. Il decreto Sostegni aveva prorogato dal 30 aprile 2021 fino a fine anno gli incarichi di collaborazione conferiti da Anpal Servizi per le misure di politica attiva del lavoro destinate ai percettori del reddito di cittadinanza ma nella bozza della legge di bilancio, al momento, non ci sono i fondi per il rinnovo dei contratti.
Il testo prevede invece che le agenzie per il lavoro iscritte all'Albo informatico delle agenzie per il lavoro autorizzate da Anpal a offrire i servizi di incontro tra domanda e offerta di lavoro "possono svolgere attività di mediazione tra domanda e offerta di lavoro per i beneficiari" del reddito di cittadinanza.
All'Inps il compito di monitorare e riferire
L'Inps svolgerà "una specifica attività di monitoraggio a cadenza trimestrale e, entro il mese successivo alla fine di ciascun trimestre" sul reddito di cittadinanza e ne comunicherà i risultati al ministero del Lavoro e al ministero dell'Economia. Secondo quanto prevede la bozza della legge di bilancio si decade dal beneficio dopo due proposte di lavoro congrue rifiutate, ma anche se non ci si presenta almeno ogni mese, senza "comprovato giustificato motivo", in un centro per l'impiego per la ricerca attiva del lavoro.
L'offerta è considerata congrua se il lavoro dista entro 80 km dalla residenza o vi si arriva in 100 minuti con i mezzi pubblici. Il vincolo territoriale salta dalla seconda offerta: è congrua da qualsiasi luogo arrivi in territorio italiano. Qualora dal monitoraggio dell'Inps siano "annualmente accertati anche in via prospettica", dei risparmi di spesa, tali risorse potranno essere destinate ad interventi di politiche attive del lavoro. (
Confermato il decalage sull'assegno di 5 euro mensili al primo rifiuto di un'offerta di lavoro "congrua", frutto dell'accordo raggiunto ieri nel corso del vertice tra il premier Mario Draghi, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, il capo delegazione M5S al governo Stefano Patuanelli, il ministro della Pa, Renato Brunetta. Nella bozza iniziale era previsto l'avvio del decalage di 5 euro a partire dal sesto mese per tutti i percettori del Reddito occupabili. Il taglio dell'assegno sarebbe proseguito anche nel caso di rinnovo, ovvero dopo i primi 18 mesi del sussidio, eccetto per coloro che ricevono fino a 300 euro, ma la norma originaria è stata fortemente contestata dai 5 Stelle e, quindi, riformulata.