AGI - I ministri delle Finanze dell'Eurozona sono d'accordo che l'inflazione "sia un fenomeno temporaneo" ma non per questo non rappresenta un "elemento di preoccupazione".
"L'aumento dell'inflazione, che è principalmente, ma non esclusivamente, guidato dall'aumento dei prezzi dell'energia, è uno dei venti contrari alla ripresa", ha spiegato il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, al termine della riunione dell'Eurogruppo di martedì 8 novembre.
"La nostra analisi, che direi sia ampiamente condivisa, indica che questi vento contrario sia in gran parte temporanei. Allo stesso tempo, è chiaro che ci troviamo in una situazione molto insolita e particolarmente complessa. È chiaro che noi, in qualità di responsabili politici, dovremo rimanere altamente vigili e pronti ad adattare la nostra risposta man mano che la situazione si evolve", ha evidenziato l'ex premier.
"Tutte le dichiarazioni e tutte le analisi disponibili indicano che l'aumento dei prezzi sia un fenomeno di natura transitoria", ha confermato la ministra dell'Economia spagnola, Nadia Calvino.
Ma ciò "non significa che non lo stiamo monitorando da vicino e che non ci sia una preoccupazione su quale possa essere l'impatto di questo aumento, soprattutto sui prezzi dell'energia e sulle restrizioni nelle catene globali del valore, nelle catene globali di approvvigionamento, nella misura in cui questo potrebbe diventare un fenomeno più strutturale o con un impatto più permanente".
Lo stesso Gentiloni ha spiegato che "la ripresa è forte con previsioni positive" ma si guarda con attenzione a due elementi: "il primo, la pandemia, perché sappiamo che non siamo ancora fuori dai problemi e il secondo è l'inflazione, dovuta all'aumento dei prezzi dell'energia".
Anche il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire, ha sottolineato che l'inflazione è "temporanea" e che i prezzi dovrebbero tornare alla normalità "nei prossimi mesi".