AGI - Continua ad accelerare l'economia italiana. Anche la Banca d'Italia rivede al rialzo le stime e prevede ora che il Pil crescerà "intorno al 6% nel 2021" contro il +5,1% stimato a luglio.
Nel terzo trimestre, segnala il Bollettino economico di via Nazionale, l'incremento si sarebbe attestato a oltre il 2%, con il rimbalzo sostenuto dalla campagna vaccinale e dal ritorno della mobilità.
Il pil sale oltre le attese
L’aumento del Pil, risultato nei mesi primaverili ben superiore alle attese, afferma Bankitalia, sarebbe stato superiore al 2 per cento anche nel terzo trimestre. L’estensione della copertura vaccinale e l’incremento della mobilità hanno reso possibile la ripresa dei consumi di servizi da parte delle famiglie, che affianca il recupero già in atto degli investimenti delle imprese.
Il miglioramento della congiuntura si è tradotto in un rialzo dell’occupazione, soprattutto a termine. Secondo l'istituto centrale, l’aumento del Pil dovrebbe collocarsi intorno al 6 per cento nel 2021, un valore sensibilmente superiore al +5,1% stimato nel Bollettino economico di luglio.
Energia spinge inflazione, ma no tensioni salari-listini
Il costo dell'energia sospinge l'inflazione che ha raggiunto il 2,9% a settembre. Tuttavia, rileva Palazzo Koch, non vi sono finora segnali di un’accelerazione dei salari e le imprese, pur avendo adeguato al rialzo le previsioni di aumento dei propri listini, indicano rincari inferiori al 2 per cento annuo.
La produzione industriale aumenta dell'1% nel III trimestre
La produzione industriale, che da giugno si è portata al di sopra dei livelli pre-pandemici, è lievemente diminuita in agosto (-0,2 per cento sul mese precedente). Secondo la Banca d'Italia, le stime per settembre consentono di prevedere che nel terzo trimestre sia cresciuta complessivamente di circa l’1 per cento, in linea con quanto osservato nel secondo.
L'occupazione cresce ma il lavoro resta sottoutilizzato
Il miglioramento della congiuntura si è tradotto in primavera in un deciso rialzo dell’occupazione, soprattutto a termine, e delle ore lavorate. In luglio e agosto gli occupati sono ancora aumentati, benché a ritmi più contenuti. Non sono però del tutto superati gli effetti della crisi pandemica e permangono segnali di sottoutilizzo del lavoro: il ricorso agli strumenti di integrazione salariale è ancora ampio, sebbene molto inferiore ai massimi del 2020, e il tasso di attività è al di sotto dei livelli di due anni fa.
Migliora la fiducia di famiglie e imprese
I sondaggi della Banca d'Italia indicano che le attese delle famiglie sulla situazione economica italiana sono nel complesso migliorate. Anche la propensione a spendere nei comparti più colpiti dalla pandemia, tra cui alberghi, bar e ristoranti, è in ripresa. Permane tuttavia ancora cautela nelle prospettive di spesa, soprattutto tra i nuclei meno abbienti. Le imprese confermano giudizi molto favorevoli sulle condizioni per investire.
Forte espansione dei consumi nel III trimestre
Le informazioni congiunturali più recenti segnalano un’ulteriore forte espansione dei consumi nel terzo trimestre, favorita dall’allentamento delle restrizioni associato ai progressi nella campagna di vaccinazione.
Frena l'espansione del credito ma l'offerta resta distesa
Nel corso dell’estate si è ridotta la crescita dei prestiti alle società non finanziarie, a seguito delle più contenute richieste di finanziamento da parte delle imprese. Su tale minore domanda hanno influito sia l’abbondante liquidità accumulata sia il miglioramento congiunturale, che si è tradotto in una ripresa dei flussi di cassa. Le condizioni di offerta del credito rimangono distese.