AGI - I tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento si sono mantenuti anche a settembre su livelli particolarmente bassi, sui minimi storici, e registrano le seguenti dinamiche. Il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,19% (stesso valore nel mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007). Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è l'1,19% (1,07% il mese precedente; 5,48% a fine 2007). Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è l'1,39% (1,46% ad agosto 2021, 5,72% a fine 2007).
Le sofferenze bancarie calano ancora ad agosto e si collocano sui minimi da marzo 2009. In particolare, quelle al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse sono risultate pari a 16,618 miliardi di euro, in riduzione rispetto ai 17,8 miliardi di luglio 2021 e ai 24,5 miliardi di agosto 2020 (-7,9 miliardi pari a -32,1%) e ai 32,3 miliardi di agosto 2019 (-15,7 miliardi pari a -48,6%). Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di 72,2 miliardi (pari a -81,3%). Il rapporto tra le sofferenze nette e gli impieghi totali si è attestato allo 0,97% (era 1,40% ad agosto 2020, 1,86% ad agosto 2019 e 4,89% a novembre 2015). Anche in questo caso si tratta del valore piu' basso da marzo 2009. (
Il totale dei prestiti a residenti in Italia si è collocato a settembre a 1.718 miliardi di euro, con una variazione annua, pari a +1,9%, stabile rispetto ad agosto. Frena invece la crescita degli impieghi verso famiglie e società non finanziarie. Nel complesso, segnala il Bollettino mensile dell'Abi, si sono attestati a 1.319 miliardi di euro, per un tasso di incremento tendenziale del 2,2% (+2,3% ad agosto).
Ad agosto, i prestiti alle imprese sono aumentati dell'1,2% su base annua (+1,8% a luglio), mentre quelli alle famiglie sono cresciuti del 3,7% (+3,8% a luglio). La dinamica dei finanziamenti alle famiglie è risultata in lieve aumento rispetto al mese precedente per la componente dei mutui per l'acquisto di abitazioni (+4,6% la variazione annua che si confronta con il +4,5% nel mese precedente), mentre quella del credito al consumo è scesa al +1,3.
Frena la crescita della raccolta bancaria in Italia a settembre. Il dato complessivo si è attestato a 2.012,2 miliardi di euro con un incremento tendenziale del 5,4%, contro il +6% di agosto. I depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, nello stesso mese, di oltre 117 miliardi di euro rispetto a un anno prima (variazione pari a +7,0% su base annuale), mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è scesa, negli ultimi 12 mesi, di circa 15 miliardi di euro in valore assoluto (pari a -6,5%). Anche il tasso di incremento dei depositi rallenta rispetto al +7,6% di agosto.