AGI - Ci aspettiamo "di recuperare il livello di Pil pre-crisi nel secondo trimestre del 2022. Quindi un trimestre prima di quanto ci attendevamo". Lo afferma il ministro dell'Economia e delle Finanze, Daniele Franco, in audizione nelle Commissioni riunite Bilancio di Senato e Camera sulla Nadef.
"In aprile ci aspettavamo una crescita del 4,5% del Pil, ora un aumento del 6%, dunque un aumento di un punto e mezzo. Si tratta di una variazione molto significativa: tutti i previsori stanno vedendo al rialzo le stime sulla crescita economica italiana" aggiunge il ministro, aggiungendo che "il terzo trimestre sembra sia andato molto bene" e "si stima un +2,2%".
"Il rapporto debito-Pil quest'anno sarà inferiore di 2 punti percentuali rispetto al 2020, questo è positivo per i rapporti con i mercati internazionali" afferma Franco. Si può dire, aggiunge Franco, che "che il picco è stato raggiunto l'anno scorso e ora è iniziato il sentiero di discesa".
I rischi delle ripresa della pandemia
"Il quadro" che è stato tracciato nella Nadef "è il più probabile e realistico, ma una ripresa della pandemia metterebbe questi numeri in parte a rischio" aggiunge il ministro dell'Economia. "Assumiamo che non vi siano nuove restrizioni all'attività economica e al movimento delle persone - afferma - ma ove la pandemia riprendesse questi numeri verrebbero messi a rischio questo deve essere chiaro".
Quanto pesa l'aumento dei costi dell'energia
L'aumento dei costi dell'energia "è un tema che va monitorato e bisogna valutare se fare qualcosa a livello nazionale ed europeo per attenuare questa dinamica" afferma "Le famiglie italiane hanno accumulato un enorme liquidità: più di 200 miliardi. Può essere un volano soprattutto per gli investimenti".
La revisione del carico fiscale
Tra il 2022-2024 ci sono margini per intervenire "avviare un processo di alleggerimento del carico fiscale", ci aspettiamo "una ripresa molto rapida quest'anno e il prossimo: il vero test è la crescita che avremo negli anni successivi. Dobbiamo uscire dalla lunga fase di stagnazione dell'economia. I tassi di occupazione sono piu' bassi dei nostri partner".
"Le nostre esportazioni stanno andando molto bene, c'è stata una dinamica molto positiva e questo ci ha sta portando a rafforzare l'avanzo rispetto agli altri Paesi che resta significativamente superiore al 3%".