AGI – Il tribunale del lavoro di Firenze ha accolto il ricorso della Fiom contro i licenziamenti collettivi dei lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio, avvisati tramite una email lo scorso 9 luglio. I giudici hanno dato ragione ai sindacati, che avevano impugnato il procedimento avviato verso i 422 dipendenti perchè avrebbe agito in violazione dell'articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori, mettendo in atto comportamenti antisindacali.
Bloccati i licenziamenti
Poche ore dopo l’azienda della componentistica dell’auto controllata dal fondo britannico Melrose, ha congelato i licenziamenti. "Resta ovviamente inteso – si legge in una lettera indirizzata al ministero del Lavoro, al Mise, ai sindacati e alle istituzioni territoriali della Toscana - che si darà altresì esecuzione a tutti gli ordini contenuti in tale provvedimento". Tuttavia l’azienda precisa che la revoca della procedura di licenziamento "non può considerarsi acquiescenza, con ogni più ampia riserva di impugnazione".
Esulta la Fiom-Cgil
Ma, è bastata la decisione del tribunale di Firenze per far esultare la Fiom-Cgil. "Abbiamo vinto insieme ai lavoratori perchè avevamo ragione, i licenziamenti alla GKN sono illegittimi", hanno dichiarato in una nota congiunta Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil e Daniele Calosi, segretario generale della Fiom-Cgil Firenze e Prato.
La Fiom chiede che "il Presidente del Consiglio e il Ministero dello Sviluppo Economico facciano la loro parte e intervengano in tema di delocalizzazioni e ad una soluzione che garantisca la ripresa produttiva e l'occupazione nello stabilimento per i lavoratori di Campi Bisenzio e di tutto l'indotto".
"Il ricorso - sottolineano - è stato uno degli strumenti che la Fiom ha utilizzato in questa vertenza insieme alla grande resistenza dei lavoratori e alla capacità di costruire intorno alla vertenza una rete di solidarietà, a partire dalla comunità fiorentina fino al resto del Paese, come dimostrato anche dall’imponente manifestazione di sabato scorso a Firenze".
"Oggi - ha detto Re David - è sicuramente una giornata molto importante: il tribunale dà ragione ai lavoratori Gkn e al sindacato che ha presentato ricorso per comportmaneto antisindacale. Licenziare con una semplice comunicazione mentre i lavoratori sono fuori dalla fabbrica non si può fare, perché non è degno di un Paese civile, perché il contratto dei metalmeccanici non consente una procedura di questo tipo e perché va salvaguardata l'occupazione del Paese". "E' una giornata importnate - ha concluso - e speriamo che il governo agisca in modo adeguato per salvaguadare le imprese, l'industria, l'occupazione".
Soddisfazione viene espressa anche dalla viceministra allo Sviluppo economico Alessandra Todde.
"La revoca dei licenziamenti collettivi - afferma Todde - è un primo grande passo per i lavoratori che da mesi presidiano lo stabilimento di Campi Bisenzio. Questo risultato certifica gli sforzi sinergici portati avanti dalle Istituzioni, dai sindacati, dai lavoratori e da tutta la comunità che dal primo momento ha sostenuto il territorio in questa difficile battaglia".
"In questi mesi abbiamo convocato il tavolo due volte, non abbiamo mai interrotto le interlocuzioni con le parti e abbiamo lavorato in un contesto difficile con una azienda che ha smarrito il suo senso di responsabilità sociale. Ora - conclude - dobbiamo essere concreti, perchè perché quando parliamo di 422 lavoratori, più l’indotto, parliamo di famiglie".
E anche la politica si unisce alla notizia. Per il segretario Dem Enrico Letta "Avevano ragione i lavoratori – scrive in un Tweet - avevano ragione i sindacati e avevamo ragione noi ad accusare la Gkn di aver violato ogni regola. Il Tribunale di Firenze l’ha sancito. Ora si fermino e si volti pagina".
“Ci ha pensato il Tribunale del lavoro di Firenze a revocare l’apertura dei licenziamenti collettivi via mail alla Gkn. Aldilà del merito della complessa vicenda, è evidente che si tratta di una sconfitta per la politica, per tutta la politica, che non ha saputo intervenire su una questione di grande impatto sociale" fa notare il deputato di FI Elio Vito.
“Da ex presidente della Provincia e da ex sindaco, vi dico che questo continuo disimpegno delle multinazionali dal territorio fiorentino è un campanello d'allarme pericolosissimo", afferma il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, mentre per il presidente del M5S, Giuseppe Conte "completiamo il decreto sulle delocalizzazioni preparato dal Ministro Andrea Orlando e dalla viceministra Alessandra Todde".