AGI - Il governo è al lavoro per evitare i rincari in bolletta in arrivo con l'autunno. Un intervento sollecitato trasversalmente nel mondo politico. E una delle strade da percorrere potrebbe essere la riduzione dell'Iva o un ritocco degli oneri di sistema.
Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha prospettato aumenti dal 31 al 42% ma ha anche assicurato che "il governo è fortemente impegnato per la mitigazione dei costi delle bollette dovuti a queste congiunture internazionali e per fare in modo che la transizione verso le energie più sostenibili sia rapida e non penalizzi le famiglie”.
Fonti governative confermano le indiscrezioni di stampa spiegando che la misura è allo studio ma non è ancora stata definita.
Il Mef è al lavoro ed è in corso il confronto con l'Arera che il primo ottobre aggiornerà le tariffe di luce e gas per l'ultimo trimestre dell'anno.
L'operazione potrebbe anche avvenire in due tempi: una misura tampone subito, per decreto, per ridurre gli oneri in bolletta, come fatto a luglio, e un intervento strutturale successivo da inserire in manovra o nel ddl concorrenza.
Secondo quanto viene riferito, si sta valutando di ridurre l'Iva per far fronte all'imminente aumento tariffario ma trattandosi di un'operazione "non semplice" e costosa nell’immediato, appare più probabile che il governo decida alla fine di ridurre la componente fiscale in bolletta o di agire temporaneamente sugli oneri di sistema.
La bolletta elettrica o del gas è composta infatti da varie voci.
Il cliente medio non paga solo quello che consuma ma, oltre alle imposte, altri servizi che vanno dal trasporto dell'energia, alla gestione del contatore, agli oneri di sistema che rappresentano la voce più 'variegata' dove entrano le componenti più diverse, dagli incentivi alle rinnovabili ai costi di smantellamento delle centrali nucleari.
La misura allo studio potrebbe arrivare con un decreto a breve, forse lo stesso decreto fiscale che dovrebbe, come di consueto, accompagnare la legge di bilancio.