AGI - La moda riparte con la Milano Fashion Week Women’s Collection, forte dei numeri di fatturato molto buoni (+21% la previsione per fine anno), una presenza notevole di buyer esteri e soprattutto del ritorno delle sfilate in presenza. In programma dal 21 al 27 settembre 2021, la Mfw segna il ritorno agli eventi fisici con un calendario di 65 sfilate di cui 42 in presenza e 23 digitali; 75 presentazioni e 33 eventi per un totale di 173 appuntamenti in calendario (125 in presenza e 46 digitali).
Un aspetto importante questo delle sfilate dal vivo, sottolineato dal presidente della Camera della Moda italiana, Cnmi, Carlo Capasa, e condiviso dal sindaco di Milano Beppe Sala.
"Milano vivrà di nuovo l'emozione delle sfilate in presenza" e "richiamerà appassionati da tutto il mondo, lasciando grande spazio ai giovani talenti" è intervenuto il primo cittadino. Il tutto avverrà nel rispetto delle norme vigenti anti Covid: per assistere alle sfilate sarà obbligatorio il Green pass.
Certo i numeri delle rpesenze non potranno essere quelli del passato. Ma "arriveranno giornalisti e buyer dall'estero - ha assicurato Capasa - Molti dagli Stati Uniti, dall'Europa e meno dai paesi asiatici, e quasi per nulla dalla Cina. Avremo il 50% delle presenze rispetto ai tempi pre Covid, sappiamo che è un anno di passaggio ma è comumnque un anno importante"
Tra le principali novità del programma della Settimana, c'è il ritorno in calendario del marchio Roberto Cavalli sotto la direzione creativa di Fausto Puglisi e dei brand Moncler e Boss.
Debutteranno invece per la prima volta con una sfilata MM6 Maison Margiela, Luisa Spagnoli, Hui, Vitelli, Joy Meribe e Maison Alvine Demanou. Presenti per la prima volta nel calendario presentazioni i brand Colville, Cormio, Quira, Andreadamo, Defaince by Nicola Bacchilega, Roberto Di Stefano, Aniye By, Iuri, Traffico, Radica Studio, Airin Tribal e ATXV.
Ad arricchire il calendario, ci saranno eventi speciali come la mostra per il 40* anniversario dalla nascita del brand Emporio Armani, l’evento per il 20° anniversario della collezione Nudo di Pomellato, la celebrazione dei 50 anni di carriera di Chiara Boni e l’anniversario per i 60 anni del brand Marcolin.
La moda, che è la seconda industria del Paese sta reagendo con tutte le sue forze. E i dati economici sono più che incoraggianti.
“Avevamo perso quasi il 24% del fatturato nel 2020 - ricorda Capasa - e i primi sei mesi del 2021 hanno segnato una crescita quasi del 24, il che ci proietta a fine anno a una crescita del 21%”, per un totale di oltre 83 miliardi di euro.
“Vuole dire - aggiunge - che arriveremo al 7 per cento in meno alla fine dell’anno. Ma abbiamo recuperato moltissimo per un settore che ha vissuto una crisi profonda” per la pandemia. “La ripresa a partire da gennaio non era un risultato scontato e si è potuta concretizzare con continuità con il successo della campagna vaccinale e il conseguente pacchetto di misure di riapertura”.
Anche i dati delle esportazioni sono molto positivi: +27,6% nei primi 5 mesi dell'anno, e +34,3% verso i soli paesi Extra-UE, “e una crescita prossima al raddoppio, +93,9%, verso la Cina”. Quanto alle importazioni, Capasa spiega che “sono rimaste sostanzialmente stabili da extra UE (+2,4%), e addirittura in calo dai Paesi Extra UE, segnale da un lato di permanenti difficoltà negli approvvigionamenti e dall’altro dell’effetto ‘assorbimento’ da parte dei mercati interni dei Paesi asiatici in crescita.