AGI - Da oltre tre decenni, in una valle dello Stato del Wyoming appena fuori il Parco Nazionale di Yellostone, accade che i principali banchieri del mondo si riuniscano per discutere di questioni economiche, implicazioni e opzioni politiche. Si tratta del il Simposio di Jackson Hole, organizzato dalla Federal Reserve Bank of Kansas City nell’omonima città statunitense.
Lontani dalle pressioni quotidiane politiche e di mercato, Jackson Hole "permette ai partecipanti di fare un passo indietro e sfidare i loro presupposti e questa è una componente chiave del successo del Simposio", racconta il presidente e amministratore delegato della Federal Reserve Bank di Kansas City, Esther George.
Questa vallata a 2.000 metri di altezza, dal 1978, fa da cornice al simposio più atteso dagli operatori finanziari, qui infatti si decidono spesso le sorti dell’economia mondiale.
All'appuntamento partecipano banchieri centrali, politici, accademici ed economisti da tutto il mondo ma la selezione è molto rigida. Per favorire un dibattito aperto e costruttivo, infatti, i partecipanti sono scelti in base all'argomento, che quest'anno sarà "Politica macroeconomica in un'economia irregolare".
Di solito al simposio prendono parte circa 120 persone in modo da favorire un dibattito aperto, una discussione riflessiva e, soprattutto, la massima trasparenza durante lo svolgimento dei lavori. Sebbene la Banca riceva numerose richieste da parte dei media di tutto il mondo, la presenza alla stampa è anch'essa limitata a un gruppo selezionato. Tutti i partecipanti al simposio, compresi i giornalisti, pagano una quota di partecipazione. Le quote vengono poi utilizzate per recuperare le spese per l'organizzazione dell'evento.