AGI - La quarantena per contatto Covid non è più considerata malattia e questo suscita non poche preoccupazioni tra i sindacati e le imprese. Cgil, Cisl e Uil chiedono subito una norma che ripristini i finanziamenti, altrimenti sono a rischio anche tagli di salario. Le imprese invece - evidenzia Unimpresa - potrebbero avere un doppio danno: dovranno inevitabilmente 'coprire' il mancato riconoscimento e anche gestire le assenze.
L'Inps ha infatti chiarito che l'indennità di malattia per quarantena Covid non potrà essere erogata per gli eventi avvenuti relativi al 2021, ma solo per tutto il 2020 nel limite delle risorse stanziate. L'Istituto di previdenza ha sottolineato infatti che "il legislatore attualmente non ha previsto, per l'anno 2021, appositi stanziamenti" e che quindi "salvo eventuali interventi normativi, non potrà procedere a riconoscere la tutela previdenziale per gli eventi riferiti all'anno in corso".
UNIMPRESA: PER IMPRESE ALTRO SALASSO
Unimpresa denuncia che le aziende dovranno inevitabilmente 'coprirè il mancato riconoscimento da parte dell'Inps. "Se le aziende non copriranno le prestazioni Inps, per i lavoratori ci sarà un danno in busta paga tra i 600 e i 700 euro, in media, per 10 giorni di assenza".
Per le imprese "si tratterebbe in ogni caso di fare i conti con un danno, che potrebbe essere doppio: gestire l'assenza di personale, che in caso di contagi aziendali potrebbe addirittura dimezzarsi, quindi con conseguenze sull'operatività aziendale, e, contemporaneamente, subire un peso per l'eventuale compensazione dei "buchi" nelle retribuzioni dei dipendenti". Ancora una volta a rimetterci nel gioco 'dello scarica barilè tra Inps e Ministero del Lavoro, chi ci rimetterà saranno le imprese e i lavoratori. Il mondo delle imprese chiede, pertanto, che il Ministro Orlando intervenga il prima possibile", commenta il consigliere nazionale di Unimpresa, Giovanni Assi.
I SINDACATI SCRIVONO AL GOVERNO, RISCHIO TAGLIO SALARI
In una lettera - in possesso dell'AGI - firmata da Cgil, Cisl, Uil (Rossana Dettori, Angelo Colombini, Ivana Veronese) e inviata ai ministri Andrea Orlando e Daniele Franco che ha come oggetto 'Tutela delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti del settore privato in quarantenà, i sindacati si dicono fortemente preoccupati e chiedono "un intervento normativo urgente che consenta all'Istituto di assicurare alle lavoratrici e ai lavoratori le tutele".
"La mancata equiparazione dei periodi trascorsi in quarantena o sorveglianza fiduciaria a malattia - sottolineano - pone, inoltre, seri interrogativi sia su come potranno essere riconosciuti tali periodi di assenza da lavoro per le lavoratrici e i lavoratori che improvvisamente si trovano privi delle tutele che erano previste dalla norma, sia su come sarà assicurata la copertura retributiva e contributiva".