AGI - Martedì 13 luglio Wall Street chiude in calo, al termine di una giornata caratterizzata da incertezza e volatilità, dopo i dati sull'inflazione Usa. Il Dow Jones perde lo 0,31% a 35.018 punti, mentre lo S&P arretra dello 0,3% a 4.371 punti e il Nasdaq dello 0,38% a 14.803 punti, dopo aver toccato entrambi dei nuovi record intraday.
A giugno corrono i prezzi al consumo negli Stati Uniti: il rialzo è stato del 5,4% annuo, ai massimi dal 2008 e oltre le stime degli analisti che prevedevano un +4,7%.
A maggio l'inflazione era salita del 5%. Su base mensile l'aumento è stato quasi dell'1%. Tuttavia gli esperti notano che un terzo dell'aumento dell'inflazione a giugno è stato determinato dall'incremento dei prezzi delle auto usate, il che dimostra che il riscaldamento dei prezzi negli Usa dovrebbe essere un fattore temporaneo.
Giovedì 15 luglio il numero uno della Fed, Jerome Powell interverrà alla Camera Usa e le sue parole verranno soppesate soprattutto per quanto riguarda l'avvio del tapering.
Intanto JPMorgan e Goldman Sachs sono state le prime grandi banche Usa a diffondere i dati del secondo trimestre, mostrando un netto aumento degli utili. Questo però non è bastato a rassicurare gli investitori visto che JP Morgan perde l'1,5% e Goldman oltre l'1.
Bene invece Pepsico che guadagna sopra il 2%, dopo aver annunciato un rialzo delle stime degli utili di fine anno. Nel complesso a Wall Street tengono bene i titoli delle big tech, come Apple, Microsoft e Alphabet, che mantengono tonico il Nasdaq.