AGI - Nel 2021 il Pil italiano correrà più di quello tedesco e si attesterà al +4,9% quest'anno e anche l'anno prossimo. Sono le nuove previsioni di S&P. L'agenzia di rating sottolinea che il rialzo è riconducibile agli effetti del Recovery. In Germania invece il Pil salirà del 3,5%.
Lo scorso aprile, Standard&Poor's aveva previsto il +4,7%, mentre nel 2022 al 4,2%. Gli effetti sul mercato del lavoro saranno più evidenti il prossimo anno: nel 2021, il tasso di disoccupazione si attesterà al 10% mentre nel 2022 inizierà la sua discesa mettendo a segno un 9,5%.
L'inflazione italiana, infine, salirà dell'1,3% contro il 2,5% tedesco per il 2021, mentre l'anno prossimo calerà all'1,1% (1,3% in Germania).
S&P rivede inoltre al rialzo la stima di crescita dell'Eurozona: il Pil salirà del 4,4% quest'anno e del 4,5% nel 2022 (dal 4,2 e 4,4% delle precedenti previsioni). Questo perché gli esperti intravedono un effetto più consistente degli stimoli fiscali nell'ambito del piano del Pnrr, e una contrazione più debole del Pil nel I trimestre.
In un report, S&P spiega che la ripresa si sta spostando verso i servizi dopo esser partita dall'industria, dato che la maggior parte delle restrizioni all'attività economica e hanno alimentato la propensione al risparmio. "Le cicatrici a lungo termine per l'economia saranno probabilmente limitate dalla risposta coordinata dell'Europa in materia di politica fiscale e monetaria" si legge nel report nel quale si prevede che i piani di Recovery potrebbero far aumentare il Pil tra l'1,3% e il 3,9% nell'eurozona nei prossimi cinque anni, "a beneficio di paesi come Grecia, Portogallo, Italia e Spagna, e riducendo il divario economico nella zona euro".