AGI - I prodotti contraffatti rappresentano il 6,8% delle importazioni nell'Unione europea per un valore di 121 miliardi di euro all'anno e le merci illegali provengono in gran parte dalla Cina e da Hong Kong, che rappresentano l'80% del valore complessivo di questo tipo di prodotti sequestrati nei container in tutto il mondo. Questa la fotografia scattata dall'Euipo, l'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale, in un nuovo studio sulla contraffazione.
Mentre dall'Asia orientale arriva una buona parte dei prodotti materiali contraffatti, lo stesso non si può dire per quanto concerne la pirateria digitale - cioè l'offerta e il consumo di contenuti digitali lesivi del diritto d'autore - nella quale il triste primato Ue spetta all'Italia.
"L'Italia - si legge nello studio - detiene quasi il 58% della quota di mercato dei film pirati in Ue". I titoli più gettonati nel traffico pirata dei film sono stati Thor, Justice League e Blade Runner 2049, mentre le serie Tv più scaricate illegalmente sono Mr. Robot, The Walking Dead e Vikings e i cantanti più colpiti dal fenomeno Ricky Martin, Ed Sheeran e Bruno Mars.
Il costo medio di un'Iptv illegale, cioè di un abbonamento televisivo per contenuti pirata, "è stato di 3,75 euro mensili per utente e 44,98 euro annui" mentre gli abbonati "ammontano a 661.924 italiani". Ad aumentare durante la pandemia di Covid-19 sono stati anche i medicinali contraffatti, spesso acquistati sul web, come gli antibiotici e gli antidolorifici, e - più recentemente - altri prodotti sanitari, quali i dispositivi di protezione individuale e le mascherine.
Un traffico che "ha messo in evidenza il fenomeno, in quanto i trasgressori lucrano sull'insicurezza delle persone per quanto attiene ai nuovi trattamenti e ai vaccini". Il commercio dei prodotti farmaceutici contraffatti, su scala mondiale, ammonta a 4 miliardi di euro e solo lo scorso anno in Italia sono stati sequestrati 2.192 chili di farmaci provenienti dal traffico illecito.
Secondo lo studio dell'Euipo sul rapporto tra i cittadini e la proprietà intellettuale, "quasi un europeo su 10 (9%) ha affermato di avere acquistato prodotti contraffatti a causa di indicazioni fuorvianti". I Paesi nei quali si registra una percentuale più elevata sono Bulgaria (19%), Romania (16%) e Ungheria (15%), mentre Svezia (2%) e Danimarca (3%) presentano le percentuali più basse all'interno dell'Unione europea.
"L'Italia, dove il 6% della popolazione afferma di essere stato indotto con l'inganno ad acquistare prodotti contraffatti, si colloca nettamente al di sotto della media dell'Ue", si legge nello studio.