AGI - Si apre oggi a Londra il G7 delle Finanze che vede in cima all'agenda il progetto di una tassazione minima globale rilanciato dall'amministrazione Usa di Joe Biden, e che riceve il sostegno comune delle maggiori potenze europee. È la prima volta dall'inizio della pandemia che i ministri delle Finanze si incontrano di persona e questo incontro precede il vertice dei capi di Stato in Cornovaglia che si terrà la prossima settimana.
Al centro dei lavori il tema di una tassa minima globale, primo "pilastro" di una vasta riforma fiscale portata avanti dall'Ocse, e la possibilità di tassare i profitti delle grandi multinazionali, in particolare dei colossi digitali. L'organizzazione di Parigi ha avanzato proposte su entrambi i temi: la tassazione dei profitti delle multinazionali più redditizie, in particolare i giganti digitali (pilastro 1), e la tassazione minima (pilastro 2). Il Tesoro Usa ha proposto a maggio un'imposta societaria minima globale di almeno il 15% per cercare di porre fine a una spirale verso il basso delle aliquote societarie e dissuadere le multinazionali dallo spostare i profitti nei paradisi fiscali.
"Vogliamo che le aziende paghino la giusta quantità di tasse nel posto giusto e spero che potremo ottenere un accordo equo con i nostri partner", ha spiegato il ministro delle Finanze britannico Rishi Sunak in una dichiarazione rilasciata dal Tesoro in apertura della riunione. I ministri delle finanze di Germania, Francia, Italia e Spagna (quest'ultimo Paese non membro del G7) difenderanno una posizione comune, secondo quanto scrive The Guardian.
Il ministro Daniele Franco, il francese Bruno Le Maire, il tedesco Olaf Scholz e la spagnola Nadia Calvino si impegnano "a stabilire una posizione comune sulla nuova tassazione internazionale alla riunione dei ministri delle Finanze del G7 a Londra", ritenendo che "la possibilità di raggiungere un accordo è a portata di mano” per il G20 Finanza di luglio.
Da più di quattro anni, ricorda il quotidiano britannico, Francia, Germania, Italia e Spagna lavorano insieme per creare un sistema fiscale internazionale "che sia efficiente ed equo" e ora "è il momento di trovare un accordo".
"Un accordo globale sull'imposta sulle società è in vista, assicuriamoci che accada", ha scritto Le Maire su Twitter.