AGI - Alitalia è ormai agli sgoccioli, e non è in grado di pagare l'altro 50% dello stipendio di maggio ai circa 12 mila lavoratori. La rabbia dei sindacati è tanta: "Intervenga il governo" chiedono, confermando lo stop del trasporto aereo per il 18 giugno come forma di protesta.
Ma i soldi non ci sono, ha spiegato il commissario straordinario della compagnia Gabriele Fava ai deputati in un'audizione. "Siamo - ha detto - in attesa di avere una visibilità sui tempi di accredito del finanziamento previsto di 100 milioni per poter dare seguito all'altro 50%". I fondi sono previsti dal Dl sostegni bis, che ora è all'esame del Parlamento.
Sono ormai tre mesi che la società versa a rate gli stipendi, e la metà di maggio quindi non è nemmeno garantita. Era il 3 giugno, cioé oggi, la data indicativa per il pagamento della seconda tranche. Insomma, in attesa che decolli la nuova Ita, prosegue l'agonia di Alitalia.
E il momento storico è stata la mazzata finale: come ha spiegato il commissario straordinario della compagni Giuseppe Leogrande, "il 2020 è stato impattato in maniera molto pesantemente sull'attività di impresa. Per avere un parametro di riferimento, se vediamo il totale dei passeggeri movimentati nel 2020 da Alitalia sono oltre 6,3 milioni rispetto ai 21 milioni di movimentazioni del 2019 con una perdita di oltre il 70% sulla movimentazione dei passeggeri".
Un quadro "impietoso": per questo motivo, il commissario straordinario di Alitalia, Daniele Santosuosso ritiene che sia quindi "assolutamente indispensabile, anzi esiziale ottenere altri finanziamenti in attesa che si completi l'iter della definizione dell'eventuale accordo con Ita".
Ma da parte di Bruxelles, come ha evidenziato Santosuosso, c'e' poca disponibilita': "La rigidità con cui la Commissione europea interpreta e applica il principio di discontinuità, certo, non favorisce gli avanzamenti" nelle trattative, è stata la sua laconica spiegazione.
E in attesa che si sblocchi il negoziato, anche per il futuro Fava insiste sulla necessità di poter disporre di liquidità: "Per noi la situazione è critica dal punto di vista economico e giuslavoristico perché adesso avremo anche l'erogazione della quattordicesima. Per noi è vitale avere un'iniezione di liquidita' e' fondamentale e imprescindibile per far fronte sia alla parte rimanente degli stipendi sia ai prossimi mesi".
Tuonano i sindacati: Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti e Ugl Ta invocano un intervento del governo affinché "faccia tutto ciò che è necessario per accreditare immediatamente i 100 milioni in favore di Alitalia in amministrazione straordinaria".
"Non è la prima volta - spiegano le organizzazioni sindacali - che si verificano questi ritardi inaccettabili. I lavoratori continuano ad operare e volare in maniera professionale, garantendo la continuità aziendale e il servizio di connettivita' del Paese. Anche alla luce di questo increscioso ritardo confermiamo - concludono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta - lo sciopero nazionale del 18 giugno, al quale ne seguiranno altri se non si troveranno soluzioni concrete per i lavoratori".