AGI - L'inflazione negli Stati Uniti preoccupa e il presidente della Federal Reserve di Filadelfia Patrick Harker, afferma che "bisogna cominciare a pensare al tapering", ovvero alla riduzione degli acquisti che la banca centrale fa di obbligazioni del Tesoro e di titoli garantiti da ipoteca da 120 miliardi di dollari al mese.
Le pressioni sui prezzi sono aumentate ulteriormente rispetto all'ultimo rapporto, sottolinea la Fed nel Beige Book, il resoconto scritto dai 12 distretti federali della banca centrale che saranno al centro della prossima riunione della Fed.
"Forti aumenti sono stati registrati nelle materie prime per l'edilizia e la produzione così come nei prezzi dei trasporti, dell'imballaggio e dei prodotti petrolchimici. Le interruzioni nella catena di approvvigionamento hanno intensificato le pressioni sui prezzi. Il rafforzamento della domanda, tuttavia, ha permesso ad alcune aziende, in particolare ai costruttori e alle società di trasporto di trasferire gran parte dell'aumento dei costi ai loro clienti. Guardando avanti, si prevede un ulteriore aumenti dei prezzi", osserva la Fed.
Secondo Harker tuttavia la situazione è sotto controllo. "I salari potrebbero livellarsi nei prossimi mesi, dato che più persone torneranno al lavoro e i picchi dei prezzi causati dai problemi di fornitura sono temporanei", ha spiegato. Se l'inflazione dovesse salire oltre l'obiettivo della Fed, la banca centrale ha gli strumenti per affrontarla, ha osservato Harker. "Se dovesse succedere, sappiamo come rispondere", ha aggiunto, "e sono sicuro che risponderemmo in modo appropriato".
In ogni caso, mentre l'economia degli Stati Uniti continua a riprendersi dalla crisi del coronavirus e il mercato del lavoro rimbalza, potrebbe essere il momento di iniziare a pensare al modo migliore per rallentare il ritmo degli acquisti di asset, ha aggiunto. "Abbiamo intenzione di mantenere i tassi bassi a lungo", ha detto Harker. "Ma potrebbe essere il momento di iniziare a pensare di pensare almeno alla riduzione dei nostri acquisti mensili di obbligazioni del Tesoro e di titoli garantiti da ipoteca da 120 miliardi di dollari". Harker ha sottolineato che la Fed non si muoverà all'improvviso per ridurre il ritmo degli acquisti, aumentati l'anno scorso nel tentativo di stabilizzare i mercati e sostenere l'economia durante la pandemia.
"Il nostro obiettivo è quello di essere noiosi", ha detto ricordando che la tempistica per queste discussioni non è stata decisa. La prossima riunione della Fed avrà luogo il 15 e 16 giugno. Harker ha detto che si aspetta che l'economia statunitense cresca del 7% quest'anno e ad un ritmo più lento di circa il 3% nel 2022. La Fed ha detto che non prevede di alzare i tassi finché l'economia non sarà tornata alla piena occupazione e l'inflazione non raggiungerà il suo obiettivo del 2%.
dal canto suo il Beige Book indica che l'economia degli Stati Uniti "si è espansa ad un ritmo moderato dall'inizio di aprile alla fine di maggio, un tasso leggermente maggiore rispetto al periodo di riferimento precedente". "Diversi distretti hanno evidenziato gli effetti positivi sull'economia dall'aumento delle vaccinazioni mentre permangono ancora impatti negativi per la rottura delle catene di distribuzione", si legge nel rapporto.
"I livelli occupazionali sono aumentati a un ritmo relativamente costante, con due terzi dei distretti che hanno segnalato una crescita dell'occupazione nel periodo in esame e i restanti che hanno indicato un aumento moderato", spiega la Fed nel Beige Book. La diffusione del Covid-19 ha continuato a rallentare, la crescita dell'occupazione è stata più forte nel settore alimentare, nell'ospitalità e nella vendita al dettaglio. Le imprese hanno assunto in diversi distretti. È difficile per molte aziende assumere nuova mano d'opera, specialmente quella a basso salario, gli autisti di camion e gli operai specializzati.
La mancanza di lavoratori ha impedito ad alcune aziende di aumentare la produzione e ha portato alcune imprese a ridurre le ore di attività. Nel complesso, la crescita dei salari è stata moderata, e un numero crescente di aziende ha offerto bonus e aumentato i salari iniziali per attirare e trattenere i lavoratori. Secondo la Fed la domanda di lavoro rimarrà forte, ma con un'offerta limitata, nei prossimi mesi.