AGI In Sardegna l'anno scorso sono spariti quasi 12 mila posti di lavoro occupati da under 35, un calo del 9,1% rispetto al 2019, nettamente più alto del -5,1% registrato a livello nazionale. L'isola è al terz'ultimo posto in Italia per assunzioni di giovani, secondo l'Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha analizzato la dinamica regionale degli occupati under 35 tra il 2019 e il 2020, su dati Istat, Unioncamere e Anpal.
Il saldo annualizzato, cioè la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni in dodici mesi, è diventato negativo a febbraio 2020 ed è peggiorato a causa della crisi causata dal Covid-19, fino a toccare il minimo a giugno 2020. Nella seconda parte dell'anno la situazione è migliorata, rileva l'organizzazione artigiana, ma a dicembre scorso il saldo risultava ancora pesantemente negativo.
Nella fascia d'età 15-34 anni, con 108 mila occupati, pari al 19,8% sul totale dei lavoratori, la Sardegna è 7 punti sotto la media nazionale: i giovani che lavoro sono appena il 22,9 contro il 29,8% del resto d'Italia. La classifica è guidata da Bolzano con il 50,5% dei giovani occupati e chiusa dalla Sicilia con il 17,6%.
Giovani apprendisti crescono
Nel 2020 si segnala un incremento delle assunzioni giovanili attraverso il contratto di apprendistato, strumento che in Sardegna registra +179 posizioni rispetto all'anno precedente. Alla fine del periodo formativo, le trasformazioni in posizioni stabili di questo rapporto di lavoro sono salite del 9% rispetto al 2019. "C'è bisogno urgente di misure urgenti per rilanciare l'occupazione, in particolare quella giovanile, e investimenti sulla formazione e sulle competenze dei lavoratori", invocano Antonio Matzutzi e Daniele Serra, presidente e segretario di Confartigianato Imprese Sardegna, "per contribuire a costruire un futuro di lavoro per le nuove generazioni".
"È proprio dall'apprendistato che passa la ripresa dell'occupazione giovanile", sottolineano i vertici dell'organizzazione artigiana. "Lo strumento si conferma il contratto a causa mista più adatto a soddisfare le esigenze formative dell'artigianato e delle piccole imprese e a preparare i giovani ad entrare in un mercato del lavoro che richiede competenze tecniche evolute imposte dalla rivoluzione digitale". Per Confartigianato Sardegna, un passo fondamentale, nell'occupazione giovanile, è quello di "di favorire la trasmissione d'impresa per non disperdere il patrimonio economico e di competenze professionali consolidato nelle aziende che hanno molti anni di attività alle spalle".