AGI - Nonostante la difficile situazione sul fronte della lotta contro la pandemia, la ripresa nell’Unione europea "si muoverà velocemente" nella seconda metà dell'anno e l'Unione assisterà a un rimbalzo della sua economia. Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde in un passaggio dell'intervista rilasciata alla Cnbc.
Lagarde ottimista, si vede la luce alla fine del tunnel
La terza ondata di Covid ha colpito molti Paesi della zona euro, con i governi alle prese con nuovi lockdown per arginare i contagi, proprio mentre altre economie stanno imboccando la strada della ripresa. Pur riconoscendo la situazione difficile, Lagarde si è detta ottimista sul fatto che la ripresa ci sarà anche in Europa.
"Si vede la luce alla fine del tunnel, ma non è ancora a portata di mano", ha detto. Le ultime proiezioni del Fondo monetario internazionale prevedono una crescita dell'Ue al 4,4 per cento nel 2021, al passo con la media delle economie avanzate ma ben al di sotto della stima del 6,4 per cento per gli Stati Uniti.
Sul fatto che sia la Federal Reserve (Fed) statunitense sia la Bce hanno fornito un forte sostegno monetario sotto forma di tassi di interesse minimi, Lagarde ha sottolineato: "Siamo in una situazione completamente diversa. Gli Stati Uniti probabilmente raggiungeranno i propri obiettivi di inflazione abbastanza presto. Noi siamo molto lontani da questo”.
La Bce garantisce "completa flessibilità, se sarà necessario spendere di più lo faremo"
L’approccio della Bce alla politica monetaria è caratterizzato da “completa flessibilità", ha quindi ribadito la numero uno della Bce. "Se c'è bisogno di estendere o ampliare ancora il Pepp allora lo faremo", ha spiegato. Il Pandemic emergency purchase programme "è caratterizzato da una totale flessibilità - ha aggiunto - e sarà se necessario spendere di più lo faremo, ma potremmo anche spendere meno perché la situazione migliora velocemente. Quindi useremo la flessibilità sotto tutti i suoi aspetti".
L'eurozona è rimasta indietro sul fronte delle vaccinazioni, ma Lagarde spera che questa situazione presto cambierà. Secondo l''Our World in Data' oggi solo il 14% di coloro che vivono nell’Ue ha ricevuto almeno una dose di siero anti-Covid, rispetto al 33,5% negli Stati Uniti. Lagarde ha affermato che c'è un determinazione “molto forte” per portare questo numero al 70% entro l’estate.