AGI - L'Italia non accetterò "asimmetrie ingiustificate dall'Ue" sul salvataggio di Alitalia rispetto al piano da 5 miliardi di euro autorizzato per Air France. "Siamo in piena trattativa tra i ministri e la Commissione", ha ricordato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, "non possiamo accettare asimmetrie ingiustificate. Se ci sono ragioni per maltrattare Alitalia le vedremo, ma non accetteremo discriminazioni arbitrarie. Ora il punto centrale è creare una società che si chiamerà Ita, che avrà una discontinuità con il passato".
Il dispiacere personale
"Mi dispiace moltissimo che non si chiamerà Alitalia, stiamo discutendo sul logo, la consideriamo una cosa di famiglia, una famiglia po' costosa", ha affermato Draghi. "Ora il punto centrale è creare una società, ITA, che avrà una forte discontinuità rispetto alla precedente Alitalia e che parta immediatamente, perché se perde la stagione estiva non siamo messi bene, e che si regga sulle sue ali, senza sussidi. Speriamo che la discussione con la Commissione si risolva in senso positivo, i ministri coinvolti stanno facendo di tutto".