AGI - Azimut lancia la prima società di asset management al mondo, Azimut Token. Il Token è la cartolarizzazione digitale di un asset finanziario disponibile per investire nel credito alternativo. I security token sono strumenti finanziari rappresentati in formato digitale e il token di Azimut, emesso in collaborazione con Sygnum, prima digital asset bank al mondo, autorizzata dagli organi di vigilanza di Svizzera e Singapore, è la rappresentazione digitale di un portafoglio di 5 milioni di euro di prestiti alle piccole e medie imprese italiane.
"Siamo un asset manager, siamo i primi al mondo che realizzano un Token investibile per gli investitori. Non c'entra niente col bitcoin, o meglio ne è un parente, i nostri clienti avranno possibilità di investire nel primo Token che noi lanceremo", ha detto il presidente e fondatore del gruppo, Pietro Giuliani, nel corso della presentazione online. Azimut Token apre una nuova frontiera negli investimenti in economia reale e offre nuovi scenari per la gestione del risparmio dove, attraverso il processo di tokenizzazione, anche gli investimenti solitamente illiquidi, come quelli dei private markets, possono diventare liquidi e immediatamente trasferibili grazie alla tecnologia blockchain.
Questo nuovo processo, che Azimut per prima in Europa sta realizzando su prestiti alle piccole e medie aziende, porterà anche diretti benefici sui mercati dei capitali, rendendoli più equi ed efficienti, e nella diversificazione dei patrimoni. Inoltre, la possibilità di frazionare il diritto proprietà di un asset finanziario e assicurarne la trasferibilità agli investitori in modo immediato grazie all'attivazione della distributed ledger technology, permette di superare i limiti e i costi tipici dell'intermediazione.
I Token offering si stanno affermando come uno strumento alternativo nella raccolta di capitali delle aziende. Nel triennio 2017-2019 Il numero di offerte di asset digitali e' stato di 2.064 (a fronte di 4.233 operazioni di raccolta di capitale azionario sui mercati quotati attraverso Ipo) per un ammontare di oltre 25 miliardi di dollari di raccolta fondi. Alcune stime prevedono che i Security Tokens, cartolarizzazioni digitale di asset reali e finanziari, evolveranno su larga scala e con alti tassi di crescita fino a rappresentare circa 70 miliardi di dollari di raccolta entro il 2026 a partire dall'attuale capitalizzazione di circa 3 miliardi di dollari nel 2020.
"Riteniamo che la portata dell'innovazione presentata oggi sia assimilabile a quella introdotta con i primi fondi comuni di investimento negli anni Ottanta. Stiamo esplorando nuovi territori che in un futuro non molto lontano rivoluzioneranno l'industria dell'asset management dove gli asset illiquidi, ricercati per le loro performance positive, possono essere resi liquidi e trasferibili consentendo di raggiungere una diversificazione di portafoglio reale e democratica accessibile a tutti gli investitori", ha commentato Giorgio Medda, Co-Ceo di Azimut.
"L'annuncio di oggi - ha detto Gabriele Blei, Ceo di Azimut - conferma la nostra volontà di crescere nell'economia reale, usando il dinamismo e l'innovazione che da sempre contraddistingue il Gruppo in Italia e nel mondo. I risultati record del 2020, con un utile netto di 382 milioni di euro e una performance media ponderata netta al cliente di +14% in circa 2 anni, ci permettono di continuare ad investire nell'evoluzione di prodotti e servizi per i nostri clienti che confermano come Azimut sia all'avanguardia anche sul segmento Fintech, che avrà sempre più un ruolo centrale per la nostra società",