AGI - L'ex presidente della Banca Popolare di Vicenza Gianni Zonin è stato condannato a 6 anni e 6 mesi nel processo per il crac dell'istituto veneto. Condanna anche per gli ex dirigenti Emanuele Giustini (6 anni e 3 mesi) e per Paolo Marin e per Andrea Piazzetta (entrambi 6 anni). Assolti l'ex consigliere Giuseppe Zigliotto e Massimiliano Pellegrini perché il fatto non costituisce reato.
Un processo durato due anni
La sentenza è stata letta dal presidente del collegio giudicante del tribunale di Vicenza, Debora De Stefani. L'83enne Zonin, noto anche come uno dei maggiori imprenditori del vino italiani, non era presente in aula. Per quanto riguarda gli altri imputati, l'ex vicedirettore generale Emanuele Giustini e' stato condannato a 6 anni e 3 mesi, gli altri ex vice dg Paolo Marin e Andrea Piazzetta a 6 anni. Assolti l'ex consigliere Giuseppe Zigliotto e l'ex dirigente Massimiliano Pellegrini, perché il fatto non costituisce reato. I reati contestati agli imputati erano di falso in prospetto, ostacolo alla vigilanza e aggiotaggio. I pm Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi avevano chiesto una condanna di 8 anni e 6 mesi per Giustini, 8 anni e due mesi per Marin, Piazzetta e Zigliotto, e per Pellegrini 8 anni. Il processo è durato oltre due anni con 116 udienze.
Le accuse
I responsabili di Pop Vicenza avrebbero nascosto la reale situazione finanziaria della banca e avrebbero promosso una spericolata campagna di autofinanziamento delle azioni che alla fine non ha retto. Spicca l’assoluzione di Zigliotto, che ha sempre lamentato di essere l’unico componente del consiglio di amministrazione, a parte Zonin, ad essere finito sotto processo.