AGI - Il governo continua a trattare con l'Ue per trovare una soluzione al dossier Alitalia. Oggi pomeriggio è previsto il secondo incontro tra i ministri dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, dell'Economia, Daniele Franco, e delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, con la vicepresidente della Commissione europea e Commissaria per la concorrenza, Margrethe Vestager.
La riunione virtuale segue quella del 5 marzo, quando le parti hanno concordato la ricerca di soluzioni in tempi rapidi sia per Alitalia in amministrazione straordinaria, sia per Ita, la newco il cui decollo è previsto in primavera per intercettare la domanda della stagione estiva. I ministri e la commissaria sono d'accordo sulla "necessità di procedere nel segno della discontinuità". Che tradotto significa che la nuova società dovrà tagliare i ponti con la vecchia.
Mercoledì invece Giorgetti sarà audito in commissione Trasporti della Camera sul nuovo piano di Ita, mentre venerdì ci sarà il secondo incontro tra i sindacati e i commissari di Alitalia in amministrazione straordinaria, Giuseppe Leogrande, Daniele Santosuosso e Gabriele Fava.
La partita è complessa. La settimana scorsa Giovannini ha precisato che "il cosiddetto spezzatino non è sinonimo di una compagnia piccola. Puntiamo ad un vettore robusto, competitivo, ma non verticalmente integrato - ha sottolineato - se si usa il termine spezzatino implicitamente si dice una cosa piccola. Non è questo il piano di Ita (Italia trasporto aereo, ndr). Per avere un vettore robusto non è necessario che sia del tutto verticalmente integrato, ma può stringere alleanze nuove ed essere un cliente forte anche delle funzioni eventualmente distribuite".
E ha aggiunto: "Ho già detto che l'Alitalia è come fosse il cubo di Rubik, ci sono tante implicazioni, compreso quello del lavoro su cui il governo sta immaginando soluzioni innovative. Vorrei aggiungere, però, che far nascere oggi una nuova compagnia aerea può avere il vantaggio di costruirla intorno ad un modello di trasporto aereo più sostenibile, e quindi più attraente per la clientela giovane, mentre per chi già opera non è semplice una riconversione rapida. Tutto dipenderà dal piano industriale".
Una trattativa difficile, quindi, giocata su più tavoli, con Bruxelles che chiede una gara per l'aviation e una cessione separata di handling e manutenzione. Una richiesta che preoccupa e non piace ai sindacati allarmati dallo 'spezzatino' e angosciati dalla situazione finanziaria della società che ha pagato gli stipendi di febbraio a marzo. Non piace nemmeno il nuovo piano di Ita che punta a una compagnia 'mini', almeno inizialmente, con 45 aerei rispetto ai 52 del piano di dicembre e dei 104 dell'era pre-Covid e 4.500 dipendenti (rispetto agli 11.000).
Da valutare anche l'interesse di soggetti privati a entrare in Ita, eventualità che agevolerebbe quel processo di discontinuità richiesto dall'Ue. Qualche giorno fa è tornato a manifestare il proprio interesse Usaeropsace, che ha ribadito di essere pronta a investire nella compagnia 1,5 miliardi.
Intanto Alitalia ha rinnovato la sua offerta di voli in continuità territoriale da Roma e Milano verso Alghero, Cagliari e Olbia e viceversa, per volare fino al 28 ottobre 2021. La compagnia garantisce quindi voli giornalieri con la Sardegna su tutte le sei rotte in Continuità Territoriale dai tre aeroporti sardi: Cagliari-Roma Fiumicino, Cagliari-Milano Linate, Olbia-Roma Fiumicino, Olbia-Milano Linate, Alghero-Roma Fiumicino, Alghero-Milano Linate.