AGI - Il mercato del lavoro cambia e come si evince dagli ultimi dati dell'Istat, il calo dell'occupazione riscontrato negli ultimi mesi ha coinvolto soprattutto i dipendenti a termine mentre aumentano invece le assunzioni a tempo indeterminato in termini assoluti superiori al calo di quelli a termine.
Contestualmente, si registra una riduzione del numero di disoccupati (-122 mila) più consistente di quella degli inattivi di 15-64 anni (-10 mila). Il numero degli occupati è pari a 22 milioni 889 mila persone; per il secondo trimestre consecutivo prosegue, a ritmi meno sostenuti, la crescita occupazionale (+54 mila, +0,2% rispetto al terzo trimestre 2020), dopo il calo nei primi due trimestri dell'anno.
L'aumento riguarda i dipendenti permanenti (+89 mila, +0,6%) e gli indipendenti (+7 mila, +0,1%) mentre il numero dei dipendenti a termine continua a diminuire (-41 mila, -1,6%). In termini tendenziali, l'occupazione è ancora in calo (-414 mila unità, -1,8% rispetto al quarto trimestre 2019), nonostante i dipendenti a tempo indeterminato aumentino di 98 mila unita' (+0,7%); a diminuire sono soprattutto i dipendenti a termine (-383 mila, -12,3%), ma continuano a calare anche gli indipendenti (-129 mila, -2,4%).
La riduzione interessa sia gli occupati a tempo pieno sia quelli a tempo parziale, tra i quali l'incidenza del part time involontario raggiunge il 65,2% (+1,3 punti). Diminuiscono i disoccupati (-172 mila, -6,7% rispetto al quarto trimestre 2019), sia in cerca di prima occupazione sia con precedenti esperienze di lavoro, e si intensifica l'aumento del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (+403 mila, +3,1% in un anno).
Il tasso di occupazione, pari al 58,2%, cresce in termini congiunturali (+0,3 punti rispetto al terzo trimestre 2020), ma è ancora inferiore di -0,8 punti a quello del quarto trimestre 2019. Il tasso di disoccupazione diminuisce, in termini congiunturali e tendenziali, mentre quello di inattività - tra le persone con 15-64 anni - aumenta soprattutto nel confronto con il quarto trimestre 2019.
L'analisi dei dati di flusso - a distanza di 12 mesi - mostra una diminuzione della permanenza nell'occupazione (-0,9 punti tra il quarto trimestre 2019 e il quarto trimestre 2020 rispetto all'analogo periodo tra il 2018 e il 2019), soprattutto per i giovani di 15-34 anni e nel Nord. I dipendenti a termine presentano il calo più forte (-3,9 punti), con un aumento delle transizioni sia verso la disoccupazione (+2,0 punti) sia verso l'inattività (+1,9 punti).